Diritti tv 2021/24, adesso Sky attacca Dazn
Radrizzani (il patron del Leeds) offre 110 milioni per il progetto del Lega Channel: può diventare un alleato della Tv satellitare che potrebbe superare Dazn
E trova un “alleato” in Eleven, pronto a investire 110 milioni l’anno nel canale della Lega. Oggi assemblea: verso un altro rinvio
Mentre la serie A va verso un altro rinvio per l’assegnazione dei diritti tv, alla sfida tra Dazn e Sky si aggiunge un altro protagonista. Giusto nei giorni scorsi c’era stata la conferma di Tim come partner tecnologico del gruppo inglese «un tale accordo di distribuzione preferenziale potrebbe generare potenziali criticità concorrenziali e di compatibilità con la legge Melandri», ha avvisato Ibarra, ad della tv di Santa Giulia, in una lettera, dai toni perentori, inviata ieri alla Lega -, ieri invece sono trapelati nuovi elementi sul possibile ruolo di alleato di Eleven Sports per l’emittente satellitare. La piattaforma online che fa capo ad Andrea Radrizzani, patron del Leeds, si è proposta in via Rosellini per la creazione del cosiddetto “Lega Channel”. In sostanza, entrerebbe in gioco se la Serie A decidesse di “sposarsi” nuovamente con Sky, accettando l’offerta che prevede 750 milioni per la trasmissione di tutte le 380 partite di campionato, da completare appunto con la realizzazione di una piattaforma ott, in quanto a Santa Giulia non sono consentite esclusive web.
TRA NUMERI E TECNOLOGIA. Eleven Sports garantirebbe alla Lega, sotto forma di minimo garantito, una cifra attorno ai 100-110 milioni. Il totale, dunque, salirebbe fino a 860, cifra di poco superiore a quanto offerto da Dazn. Gli 840 milioni del gruppo Dazn, comunque, andrebbero a loro volta integrati con la cifra ricavata dall’assegnazione della co-esclusiva di 3 gare a giornata. Per tale pacchetto, Sky ha messo in busta 70 milioni, che alzerebbero l’asticella fino a 910. Ma in via Rosellini c’è anche l’idea di rimettere in vendita quei diritti, permettendo che una di quelle 3 partite venga trasmessa in chiaro, così da immaginare di poter incassare una cifra ben superiore ai 100 milioni. Insomma, se Dazn resta in vantaggio, il finale è tutt’altro che scontato. La proposta di Eleven Sports potrebbe raccogliere consensi tra i club che nutrono dubbi sull’opportunità di affidarsi allo streaming per l’intero campionato. La piattaforma di Radrizzani ieri ha inviato una lettera nella quale viene spiegato che il progetto prevede la creazione di una newco, con possibile partecipazione della Lega. E’ stato formulato pure un pezzo indicativo prezzo dell’abbonamento (20 euro) comprensivo di Serie A, Serie B e Serie C.
SBARRAMENTO. Eleven Sports, Tim e l”avvertimento” di Sky potrebbero diventare oggi temi di discussione dell’assemblea (si terrà in via telematica e non più in presenza), ma non ci sarà l’assegnazione dei diritti tv. Rispetto alla scorsa settimana, infatti, nulla è cambiato e la A resta spaccata: non dovrebbe mancare il numero legale, ma ci sarà lo sbarramento per la votazione. All’origine della divisione, peraltro, continua ad esserci il tema dei fondi: i club medio-piccoli, guidati da Roma e Bologna, continuano a spingere per dire sì alla cordata Cvc-Advents-Fsi e vorrebbero che venisse risolto prima questo tema e solo in seguito quello dei diritti, tenuto conto che le offerte degli operatori sono valide fino al 29 marzo. L’argomento, però, non è stato più messo all’ordine del giorno.
DAZN SCRIVE. In via Rosellini, però, è in arrivo anche un’altra lettera, quella di Dazn, perentoria nel sottolineare che la sua possibile acquisizione dei diritti tv della Serie A rappresenterebbe un’importante occasione per accelerare il processo di digitalizzazione del Paese. Presente anche una sottolineatura sull’ipotetica penalizzazione dei tifosi che, in caso di vittoria di Dazn, non avrebbero più garantita una pluralità di visione. Viene fatto rilevare che il mercato del calcio è storicamente caratterizzato da un soggetto dominante (Sky) come emerso dalle recenti decisioni di AGCM.