«Potevamo farcela»
Koulibaly: «Ora bisogna conquistare il pass-Champions» Zielinski: Non ci erano superiori dovevamo essere più aggressivi
È sembrato di vedere Hamsik: 11 maggio 2008, cavalcata infinita dopo palla persa da Gattuso, finta di tiro dal limite, dribbling secco a Kaladze, conclusione con l’altro piede. Gol. Solo che Zielinski lo fa col mancino. Una rete stupenda eppure vana. Bella da vedere ma non da ricordare. Non basta al Napoli per meritarsi gli ottavi di finale di Europa League. Li ha persi all’andata? Non solo. Il centrocampista polacco, luce che abbaglia tra la nebbia napoletana, individua l’istante (paradossale) in cui tutto svanisce: «Dopo il primo gol dovevamo aggredirli, attaccarli di più ed essere più cattivi. Avremmo fatto sicuramente un altro gol». Invece il Napoli s’è abbassato, ha smesso di pressare, ha regalato campo e poi, non volendo, ma concedendolo, ha permesso al Granada di segnare e di sigillare la qualificazione.
CHE RABBIA. Zielinski sospira, è deluso, dispiaciuto, s’immedesima nei tifosi: «Prima della partita ci avevano caricato mentre eravamo in pullman, purtroppo non siamo riusciti a renderli felici. Posso immaginare il loro stato d’animo, è lo stesso nostro, della squadra, dell’allenatore, della società. È un vero peccato uscire contro un avversario che non era superiore a noi, anzi. Ed è un peccato anche per le occasioni costruite nel secondo tempo. Avevamo tutto - spiega Zielinski a Sky per passare il turno». La gara d’andata era già stata messa in archivio: «Certo, prendere due gol non ci ha aiutato, dovevamo essere più concentrati, ma nel secondo tempo avevamo creato qualcosa e comunque c’era il ritorno a nostra disposizione. Purtroppo, pur avendo fatto meglio dell’andata, non siamo riusciti a passare il turno». Resta l’obiettivo quarto posto, al Napoli, per dare alla stagione un senso diverso: «Non abbiamo altro, solo il campionato. Dobbiamo dare il massimo e vincere tutte le partite da qui alla fine, a cominciare da quella di domenica contro il Benevento che è importantissima. Dobbiamo fare assolutamente tre punti e guardare avanti. Vincere, poi, aiuta a vincere. Ci manca troppo un successo». Ma serviranno i rinforzi, i rientri di lusso, e Zielinski lo conferma: «Speriamo di recuperare i giocatori più importanti perché siamo in emergenza da troppo tempo. Tutti insieme, uniti, con l’allenatore, possiamo fare bene e riscattarci. Per fortuna ci sono ancora tante partite da giocare. Daremo tutto per tornare in Europa al più presto».
BASTA SCUSE. Koulibaly non conosce altre parole per guardare oltre quest’amarezza, fidandosi del futuro: «Ora vogliamo la Champions e non ci sono più scuse. Sappiamo che è dura, ma dobbiamo dare tutto quello che abbiamo per raggiungere questo obiettivo». Koulibaly è deluso, come Piotr, come tutti, per un’eliminazione che sa di beffa: «Siamo dispiaciuti, è vero che potevamo fare qualcosa in più, ma ci abbiamo provato fino alla fine a segnare almeno un altro gol per riaprirla. Uscire ai sedicesimi di finale di Europa League è un duro colpo. Volevamo andare avanti a tutti i costi ma non ci siamo riusciti. Il loro gol, quello del pareggio, è stato decisivo. Come all’andata, si sono chiusi e non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute. Ora testa al campionato: vogliamo arrivare tra le prime quattro della classifica. Basta scuse».