Viola, la variante Vlahovic Scatta l’asta: cambia tutto
La Roma ha offerto cifre alte, Bundesliga e Premier si muovono. È il fattore sorpresa del mercato Fiorentina
In poco più di un mese, si è messo sulla scia dei più forti “millennials” d’Europa, nati come lui nel 2000 e già diventati bomber. Dusan Vlahovic, terzo insieme ad Amine Gouiri del Nizza tra i “baby” più prolifici con 9 gol fatti in campionato - davanti ci sono solo Haaland (17) e Kean (10) - adesso vuole infrangere gli ultimi tabù. Si è preso la Fiorentina sulle spalle - 8 delle ultime 12 reti viola (escluso l’autorete a favore di Alex Sandro) sono sue -, la sta trascinando fuori dalla zona paludosa della classifica e non intende accontentarsi. I riflettori, adesso, sono sempre di più per il ragazzone serbo scovato nel Partizan Belgrado. Gli operatori di mercato non smettono di osservarlo: ha estimatori in Premier League e pure in Bundesliga, senza dimenticare quelli italiani. La Roma, che arriverà al Franchi nel prossimo turno infrasettimanale, la scorsa estate si era spinta addirittura a formulare un’offerta definita «importante» dallo stesso DS Pradè, ma senza trovare terreno fertile. Il gioiello, di fatto, si è messo in vetrina: toccherà ai viola decidere la strada da percorrere.
RECORD E LAVORO. Vlahovic rincorre il gol numero 10, quella doppia cifra solo sognata fino a poco tempo fa, e pure il primo centro in carriera all’Udinese: non aspetta altro se non contribuire alla prima vittoria esterna della sua squadra in questo nuovo anno ed è pronto a schiacciare il piede sul gas. Non a caso, ieri, nel giorno libero concesso da Prandelli alla squadra, lui era al centro sportivo ad allenarsi, in palestra, perché per essere più forte di tutti la strada è solo una, fatta di fatica. E poi, Dusan vuole continuare a regalare sorrisi al suo allenatore, aspettando di capire quello che sarà il suo futuro. Ha sempre riconosciuto grandi meriti ai vari tecnici incontrati in carriera, ma con Cesare è subito scattato un feeling particolare, una sintonia praticamente perfetta. E, ora, punta a tagliare questo nuovo traguardo, lui che mai fin qui, in carriera, ha mai segnato così tanto. Ha trovato la rete tre volte di fila (Sassuolo, Verona e Juventus) solo a dicembre, dopo aver interrotto un digiuno che durava da oltre due mesi: ora spera di calare il tris agli altri bianconeri, i friulani.
IL SOGNO DI TUTTI. Vlahovic è concentrato sul presente. Ha un contratto in essere fino al 2023 - quello firmato all’arrivo a Firenze, appena diciottenne - e il suo futuro è tutto da scrivere. Potrebbe trasformarsi nel pezzo pregiato di una possibile asta, coi top club pronti a sfidarsi a suon di milioni, e in tal caso per la Fiorentina si genererebbe una plusvalenza da capogiro (fu pagato da Corvino meno di due milioni), o anche diventare il pernio di rilancio delle ambizioni della squadra toscana, magari con un contratto prolungato di un ulteriore anno con adeguamento economico, al pari dei compagni di fascia medio alta. I suoi agenti ne stanno parlando col club da tempo, anche se in questo momento l’unico chiodo fisso, per tutti, è la conquista della matematica salvezza. Di certo c’è che niente è scontato. Il presidente Commisso, fin dal suo arrivo, ha dimostrato con Chiesa grande determinazione nel portare avanti le proprie idee: strappare Vlahovic alla Fiorentina non sarà semplice per nessuno. Non è un caso, per esempio, che nello scorso mercato di gennaio non si sia optato per un centravanti alla Milik ma si sia andati a cercare una seconda punta versatile come Kokorin, in grado di integrarsi alla perfezione, per caratteristiche tecniche, al centravanti serbo. Dusan ha una sola missione: continuare a fare gol, intanto il decimo.