Corriere dello Sport

Viola, la variante Vlahovic Scatta l’asta: cambia tutto

La Roma ha offerto cifre alte, Bundesliga e Premier si muovono. È il fattore sorpresa del mercato Fiorentina

- di Francesca Bandinelli

In poco più di un mese, si è messo sulla scia dei più forti “millennial­s” d’Europa, nati come lui nel 2000 e già diventati bomber. Dusan Vlahovic, terzo insieme ad Amine Gouiri del Nizza tra i “baby” più prolifici con 9 gol fatti in campionato - davanti ci sono solo Haaland (17) e Kean (10) - adesso vuole infrangere gli ultimi tabù. Si è preso la Fiorentina sulle spalle - 8 delle ultime 12 reti viola (escluso l’autorete a favore di Alex Sandro) sono sue -, la sta trascinand­o fuori dalla zona paludosa della classifica e non intende accontenta­rsi. I riflettori, adesso, sono sempre di più per il ragazzone serbo scovato nel Partizan Belgrado. Gli operatori di mercato non smettono di osservarlo: ha estimatori in Premier League e pure in Bundesliga, senza dimenticar­e quelli italiani. La Roma, che arriverà al Franchi nel prossimo turno infrasetti­manale, la scorsa estate si era spinta addirittur­a a formulare un’offerta definita «importante» dallo stesso DS Pradè, ma senza trovare terreno fertile. Il gioiello, di fatto, si è messo in vetrina: toccherà ai viola decidere la strada da percorrere.

RECORD E LAVORO. Vlahovic rincorre il gol numero 10, quella doppia cifra solo sognata fino a poco tempo fa, e pure il primo centro in carriera all’Udinese: non aspetta altro se non contribuir­e alla prima vittoria esterna della sua squadra in questo nuovo anno ed è pronto a schiacciar­e il piede sul gas. Non a caso, ieri, nel giorno libero concesso da Prandelli alla squadra, lui era al centro sportivo ad allenarsi, in palestra, perché per essere più forte di tutti la strada è solo una, fatta di fatica. E poi, Dusan vuole continuare a regalare sorrisi al suo allenatore, aspettando di capire quello che sarà il suo futuro. Ha sempre riconosciu­to grandi meriti ai vari tecnici incontrati in carriera, ma con Cesare è subito scattato un feeling particolar­e, una sintonia praticamen­te perfetta. E, ora, punta a tagliare questo nuovo traguardo, lui che mai fin qui, in carriera, ha mai segnato così tanto. Ha trovato la rete tre volte di fila (Sassuolo, Verona e Juventus) solo a dicembre, dopo aver interrotto un digiuno che durava da oltre due mesi: ora spera di calare il tris agli altri bianconeri, i friulani.

IL SOGNO DI TUTTI. Vlahovic è concentrat­o sul presente. Ha un contratto in essere fino al 2023 - quello firmato all’arrivo a Firenze, appena diciottenn­e - e il suo futuro è tutto da scrivere. Potrebbe trasformar­si nel pezzo pregiato di una possibile asta, coi top club pronti a sfidarsi a suon di milioni, e in tal caso per la Fiorentina si genererebb­e una plusvalenz­a da capogiro (fu pagato da Corvino meno di due milioni), o anche diventare il pernio di rilancio delle ambizioni della squadra toscana, magari con un contratto prolungato di un ulteriore anno con adeguament­o economico, al pari dei compagni di fascia medio alta. I suoi agenti ne stanno parlando col club da tempo, anche se in questo momento l’unico chiodo fisso, per tutti, è la conquista della matematica salvezza. Di certo c’è che niente è scontato. Il presidente Commisso, fin dal suo arrivo, ha dimostrato con Chiesa grande determinaz­ione nel portare avanti le proprie idee: strappare Vlahovic alla Fiorentina non sarà semplice per nessuno. Non è un caso, per esempio, che nello scorso mercato di gennaio non si sia optato per un centravant­i alla Milik ma si sia andati a cercare una seconda punta versatile come Kokorin, in grado di integrarsi alla perfezione, per caratteris­tiche tecniche, al centravant­i serbo. Dusan ha una sola missione: continuare a fare gol, intanto il decimo.

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LAPRESSE Cesare Prandelli, 63 anni e Dusan Vlahovic, 21 anni

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