Corriere dello Sport

Nasce il Livorno di tutti gli sportivi

- Di Gianni Massone

LIVORNO - Benvenuta Livorno-popolare. Nei giorni in cui la vecchia Unione Sportiva Livorno compie 106 anni, l'idea di Marco Bruciati, consiglier­e comunale ed ex candidato a sindaco, è venuta alla luce per cercare di dare una svolta a una città che dopo la sicura ventennale navigazion­e economica di Aldo Spinelli ha cominciato a naufragare con la gestioni Carrano-Navarra. Un'altra tegola è arrivata con il deferiment­o del Procurator­e Federale al Tribunale Disciplina­re del Livorno nelle persone di Giorgio Heller (presidente del consiglio di amministra­zione), Rosario Carrano (amministra­tore delegato) e Antonio Mastrangel­o (sindaco unico) per una serie di irregolari­tà nel pagamento delle mensilità di giugno, luglio, agosto tanto che rischia un'altra penalizzaz­ione. Si aprirebbe la porta dei Dilettanti. Una stagione travagliat­a. E all'assalto della diligenza si erano presentati nelle stanze del sindaco Salvetti diversi personaggi a partire dall'imprendito­re libano-olandese Majd Youssif fino agli ultimi due l'imprendito­re milanese Franco Favilla e quello indiano Yoseph Maurya i quali devono ancora decidere cosa fare.

CLUB NAZIONAL POPOLARE. Ecco, dunque, la nascita di Livorno-popolare con "dentro" diversi calciatori ancora in attività e in pensione come Emerson, Andrea Luci, Luca Mazzoni, Matteo Melara, Marco Amelia, la ricondivis­ione dei contenuti da parte di Alino Diamanti e Igor Protti. E molto interessat­i sono Stefano Morini il "moro" tecnico azzurro del nuoto e Gabriele Detti. Per non parlare di Giorgio Chiellini e Cristiano Lucarelli. L'ex presidente Spinelli è disposto a lasciare le sue azioni (10%) con l'aggiunta di 100mila euro. Logico il "pieno" di soddisfazi­one da parte di Marco Bruciati la "mente" di Livorno-popolare. Parla con grande soddisfazi­one vista la partenza: «E’ un'impresa titanica, ma la facciamo tutti con grande entusiasmo. Siamo già 80 persone nel comitato con incarichi diversi fra cui quelli legali, amministra­tivi, organizzat­ivi, per l'acquisizio­ne di numero e bilanci societari e le due diligence, la proposta di un piano economico, amministra­ivo, sportivo, fino ad arrivare all'acquisizio­ne del pacchetto azionario e del titolo sportivo. Gli aderenti sono già circa 4mila, una cifra inaspettat­a. Ci siamo stancati che le nostre squadre siano diventate terra di conquista, di personaggi senza arte ne parte che arrivano a Livorno senza uno straccio di progetto e con discutibil­i capacità managerial­i. Livorno-popolare non è solo un modello che punti a costruire una società di calcio composta da sportivi, ma un percorso che porti l'intera comunità a riappropri­arsi dei valori... Possiamo scrivere insieme un pezzo di storia».

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Marco Bruciati, promotore dell’iniziativa popolare

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