Corriere dello Sport

Vale per il titolo iridato DS contro le tedesche

Il campione Da Costa a duello col compagno Vergne Mercedes all’attacco, Audi e BMW ultima chiamata

- Di Riccardo Guglielmet­ti

Ci sono ben sette candeline da spegnere, ma ce n’è una che illumina più delle altre. Già, perché la stagione 2021 rappresent­a quella del grande salto per la Formula E. La serie elettrica acquisisce infatti lo status di Mondiale, a conferma di quel percorso di crescita iniziato nel 2014. Un cammino lungo che ha visto investire nel circus case come Renault, Audi, Jaguar, BMW fino ad arrivare a Porsche e Mercedes.

Insieme a questi costruttor­i non sono poi mancati i piloti. C’è chi ha trovato nella Formula E una sorta di seconda vita, come Felipe Massa e Jarno Trulli, e chi invece ha avuto l’occasione per rilanciare le proprie ambizioni dopo qualche breve apparizion­e in Formula 1 come Lucas Di Grassi, Jean Eric Vergne e Stoffel Vandoorne. Insomma: la Formula E ha fatto breccia nel cuore di appassiona­ti, piloti e non solo. Adesso è giunto il momento di accendere i motori e scendere nuovamente in pista.

VIA IN NOTTURNA. L’appuntamen­to è per le ore 18 di oggi, quando in Arabia Saudita scatterà il primo Mondiale. Una partenza inedita per la serie, alla prima assoluta in notturna sul tracciato cittadino di Riad, illuminato per l’occasione grazie a una sofisticat­a tecnologia a led di ultima generazion­e, che riduce i consumi del 50% rispetto a un sistema tradiziona­le. In pista i protagonis­ti della serie infiammera­nno la bagarre dopo ben sei mesi di digiuno.

Ci sarà da fare i conti con il cronometro, ma al tempo stesso con una pandemia che non molla la presa, tanto che piloti e addetti ai lavori vivranno in una sorta di bolla come già accaduto la scorsa stagione nei paddock di Formula 1 e MotoGP tra tamponi, mascherine e distanziam­ento. D’altronde non ci sono altre vie percorribi­li contro il Covid. Tra l’altro il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del debutto delle vetture Gen2EVO, ma visto il rallentame­nto dello sviluppo del progetto, l'esordio della monoposto di ultima evoluzione è stato rinviato alla stagione 2022.

CACCIA A DA COSTA. Le premesse però non mancano, tanto che Antonio Felix Da Costa si presenta a tutti gli effetti come uomo da battere. Dopo aver dominato la scorsa stagione, il portoghese punta forte al bis con i colori DS Techeetah: «La vittoria del titolo mi ha dato grande fiducia, ma ora c’è una nuova sfida da affrontare e sarà più difficile – ha dichiarato il campione in carica – Ci aspetta un campionato particolar­e, dove la costanza in ogni round sarà determinan­te. Dovremo inoltre convivere con il Covid – ha aggiunto Felix – tenendo sempre alto il livello di attenzione, soprattutt­o fuori dalla pista, dato che basta una piccola disattenzi­one per pagarla a caro prezzo, col rischio di dover saltare poi una gara. Abbiamo infatti visto quanto accaduto nel 2020 in Formula 1, così come in altre competizio­ni».

DUELLO. Al suo fianco il portoghese ritroverà Jean Eric Vergne, colui a cui è stata soffiata la corona d’alloro e che adesso vuole a tutti i costi riprenders­ela. Alla bagarre non vorrà poi mancare Stoffel Vandoorne, vicecampio­ne nel 2020 al volante della Mercedes e ora intenziona­to a ribaltare le gerarchie. Un discorso che accomuna anche la Porsche, con André Lotterer che troverà al proprio fianco la new entry Pascal Wehrlein, impegnato tra l’altro con la Ferrari al simulatore. E che dire poi dell’Audi con Lucas Di Grassi: il brasiliano non vorrà certo deludere le attese in un campionato che vedrà a fine stagione l’uscita dalla competizio­ne della casa tedesca, così come da parte della BMW. Due assenze che non passeranno certo inosservat­e per la Formula E.

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Antonio Felix da Costa, 29 anni, vincitore dell’ultimo campionato di Formula E al volante della DS Techeetah

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