Corriere dello Sport

«Due ori ai Giochi di Tokyo e record dell’ora: è pronto»

Il ct della Nazionale su pista Villa: «Ganna è salito di livello fisicament­e e tecnicamen­te»

- Di Giorgio Coluccia

Plasmare un campione, vederlo crescere e stravincer­e. Orgoglio e responsabi­lità di Marco Villa, attuale commissari­o tecnico della Nazionale maschile su pista, nonché mentore e guida sportiva di Filippo Ganna. In questo campione straordina­rio c’è tanto anche di suo, frutto di esperienza, sedute infinite e tecniche rodate, con la consapevol­ezza che il bello potrebbe ancora venire. In ballo c’è un’estate da capogiro, sono mesi di preparazio­ne verso il doppio obiettivo di Tokyo 2021 tra strada e pista.

Villa, si aspettava che il ragazzo ripartisse a colpi di successi o c’è qualche nuovo segreto? «Stiamo lavorando con i soliti metodi, ma si vede che è salito ancora di livello, sia fisicament­e sia tecnicamen­te, i risultati lo testimonia­no. Non aveva mai cominciato una stagione vincendo così tanto. L’anno scorso da agosto in poi ha sorpreso tutti, se ne parlava come un talento o una promessa invece adesso si sta confermand­o con forza e sicurezza a livello mondiale».

Cosa la colpisce di più di lui? «Il fatto di riuscire a far sembrare il successo una cosa semplice, ma non è affatto scontato. Ormai è davvero sicuro di sé, ha fatto grandi passi in avanti nonostante i lockdown della scorsa primavera. A prescinder­e che le cronometro siano più o meno lunghe, lui in percentual­e sui distacchi non regala un secondo a nessuno e su alcun tipo di tracciato. Conviene che gli avversari comincino a organizzar­si, rischiano davvero di non vincere più una cronometro se c’è lui».

A quando il record dell’ora? «Non so se è l’anno buono, ma i tempi sono sicurament­e maturi. Io gli consigliav­o di aspettare, di fare esperienza con i grandi giri, però adesso ha la resistenza giusta, la tempra fisica adatta per uno sforzo prolungato di quel genere. Quest’anno tra strada, pista e Olimpiadi è un anno davvero particolar­e, dipenderà molto dai programmi e dagli accordi con la Ineos. Si vedrà, immagino un giorno vorrà provare anche il Tour de France. Di sicuro l’obiettivo del record dell’ora è alla portata».

Quali sono i programmi futuri? «Lo rivedrò dopo l’UAE Tour, mi ha chiesto di andare assieme a trovare Pinarello perché non vuole lasciare nulla al caso. Continuere­mo a fare un lavoro specifico sulla multidisci­plina in ottica Tokyo. Quello sarà un esame difficile perché puntiamo a due medaglie in pochi giorni e il fisico deve assimilare uno sforzo del genere per rimanere competitiv­o. Di sicuro quest’inizio di stagione lascia ben sperare perché dopo la strada, quando torna in pista, fa registrare ottimi tempi cronometri­ci».

«Fa sembrare ogni sua vittoria una cosa semplice ma non lo è affatto»

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Il ct della Nazionale su pista Marco Villa, 52 anni

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