«Due ori ai Giochi di Tokyo e record dell’ora: è pronto»
Il ct della Nazionale su pista Villa: «Ganna è salito di livello fisicamente e tecnicamente»
Plasmare un campione, vederlo crescere e stravincere. Orgoglio e responsabilità di Marco Villa, attuale commissario tecnico della Nazionale maschile su pista, nonché mentore e guida sportiva di Filippo Ganna. In questo campione straordinario c’è tanto anche di suo, frutto di esperienza, sedute infinite e tecniche rodate, con la consapevolezza che il bello potrebbe ancora venire. In ballo c’è un’estate da capogiro, sono mesi di preparazione verso il doppio obiettivo di Tokyo 2021 tra strada e pista.
Villa, si aspettava che il ragazzo ripartisse a colpi di successi o c’è qualche nuovo segreto? «Stiamo lavorando con i soliti metodi, ma si vede che è salito ancora di livello, sia fisicamente sia tecnicamente, i risultati lo testimoniano. Non aveva mai cominciato una stagione vincendo così tanto. L’anno scorso da agosto in poi ha sorpreso tutti, se ne parlava come un talento o una promessa invece adesso si sta confermando con forza e sicurezza a livello mondiale».
Cosa la colpisce di più di lui? «Il fatto di riuscire a far sembrare il successo una cosa semplice, ma non è affatto scontato. Ormai è davvero sicuro di sé, ha fatto grandi passi in avanti nonostante i lockdown della scorsa primavera. A prescindere che le cronometro siano più o meno lunghe, lui in percentuale sui distacchi non regala un secondo a nessuno e su alcun tipo di tracciato. Conviene che gli avversari comincino a organizzarsi, rischiano davvero di non vincere più una cronometro se c’è lui».
A quando il record dell’ora? «Non so se è l’anno buono, ma i tempi sono sicuramente maturi. Io gli consigliavo di aspettare, di fare esperienza con i grandi giri, però adesso ha la resistenza giusta, la tempra fisica adatta per uno sforzo prolungato di quel genere. Quest’anno tra strada, pista e Olimpiadi è un anno davvero particolare, dipenderà molto dai programmi e dagli accordi con la Ineos. Si vedrà, immagino un giorno vorrà provare anche il Tour de France. Di sicuro l’obiettivo del record dell’ora è alla portata».
Quali sono i programmi futuri? «Lo rivedrò dopo l’UAE Tour, mi ha chiesto di andare assieme a trovare Pinarello perché non vuole lasciare nulla al caso. Continueremo a fare un lavoro specifico sulla multidisciplina in ottica Tokyo. Quello sarà un esame difficile perché puntiamo a due medaglie in pochi giorni e il fisico deve assimilare uno sforzo del genere per rimanere competitivo. Di sicuro quest’inizio di stagione lascia ben sperare perché dopo la strada, quando torna in pista, fa registrare ottimi tempi cronometrici».
«Fa sembrare ogni sua vittoria una cosa semplice ma non lo è affatto»