Stop Dzeko l’obiettivo è lo Shakhtar
Gli ucraini avversari in Euroleague Il club: No allo stadio a Tor di Valle
ROMA - Il sospiro di sollievo per aver evitato le big inglesi e l'Ajax non distrae la Roma. Lo Shakhtar Donetsk è squadra vera, abituata alla Champions e con individualità in grado di annichilire per ben due volte il Real Madrid nella fase a gironi della competizione più ambita. «È una squadra molto esperta - il commento del general manager giallorosso, Tiago Pinto, dopo il sorteggio - le due vittorie contro il Real dimostrano quanto sia forte. Hanno un ottimo allenatore e un'ottima squadra. E sicuramente sarà una sfida divertente per Fonseca, dato che ha un importante trascorso con lo Shakhtar».
Dai Friedkin è arrivata un'indicazione chiara a tutto l'ambiente: giocarsi fino alla fine le proprie chance nel torneo. Tradotto: la Roma vuole vincere l'Europa League. Sono ormai sbiaditi i ricordi della Coppa delle Fiere, antesignana della Coppa Uefa, conquistata 60 anni fa. Dopo sono arrivate una finale di Coppa dei Campioni (1984) e una di Coppa Uefa (1991). Dal 2008 i giallorossi non conquistano un trofeo. «Giochiamo per ottenere i migliori risultati possibili - ha concluso Pinto - contro il Braga abbiamo dimostrato il nostro livello e dunque l'obiettivo è raggiungere le fasi successive. La finale di Danzica? Le prime due finali sono contro lo Shakhtar, questa è la mentalità».
QUI SHAKHTAR. Preoccupazione mista ad ambizione in casa arancionera. Il tecnico della formazione di Donetsk, Luis Castro, ha dichiarato: «Siamo preparati a tutto. Abbiamo ogni possibilità di passare il turno, non è il primo avversario difficile che incontriamo. Affronteremo questa doppia sfida con assoluta calma e convinzione che il percorso fatto fin qui in Europa ci sarà molto utile». Castro è portoghese come Fonseca: «È un amico. Abbiamo lavorato insieme al Porto - ricorda l'allenatore degli ucraini - Quando ha lasciato lo Shakhtar, sono entrato io a sostituirlo. È un grande allenatore, ci conosce bene ma non sarà un problema».
«Le possibilità sono al 50% - ha dichiarato Dario Srna, ex capitano della squadra e oggi dirigente - all'inizio ho pensato “ok, non è andata bene”, ma questo è il calcio. Fonseca è il nostro vecchio allenatore, uno dei miei grandi amici, ma lui giocherà in uno stadio vuoto mentre noi a Kiev avremo i tifosi sugli spalti. Speriamo sia distratto dal campionato dove si sta giocando la qualificazione in Champions».
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