L'AVVERSARIO Juric: Verona non al top
Piano con le analogie, in certi casi creano solo facili entusiasmi. Ivan Juric lo mette subito in chiaro, anche se il Verona sul proprio campo ha una striscia aperta di tre vittorie di fila. In pratica, tutto il 2021. E questa sera, contro la Juve, cerca appunto il remake – fu un 2-1 in rimonta, anche se Borini e Pazzini non ci sono più – di un anno fa. Sempre nel mese di febbraio, ancora al sabato: che sia un Hellas da battaglia, lo sanno anche i bianconeri. Il segnale nitido giunge pure dalla partita di andata, quando Favilli graffiava all'Allianz Stadium. «Bisogna che loro non siano nella miglior condizione, questo è ovvio», ha spiegato Juric ieri. «Quando abbiamo battuto la Juve, eravamo al nostro massimo livello: il Verona attuale, invece, mi pare al 30% del proprio potenziale. Siamo ancora in fase di costruzione, per cui i complimenti cerco sempre di farmeli scivolare addosso. Semmai dalla squadra tollero gli errori, ma non gli atteggiamenti sbagliati». Insomma, il nono posto del Verona – tale almeno fino al prossimo turno, comunque vada stasera – non toglie a Juric la pretesa di avere un gruppo combattivo. E che, a differenza di quanto successo per buona parte della stagione, sta recuperando quasi tutti. L'infortunio di Kalinic – che ha saltato metà delle partite quest'anno – è uno sgradevole punto fermo per il tecnico croato. Che punta tutto su Kevin Lasagna, ancora alla ricerca del primo gol gialloblù. E per il resto, può mettere mano all'Hellas anche in mezzo dove Sturaro – ex della partita – spera di ritagliarsi un posto dopo aver debuttato sette giorni fa con la nuova maglia. Veloso, prossimo alla sua cinquantesima presenza col Verona, si gioca il ritorno da titolare con Ilic. In difesa c'è la variabile Ceccherini, ma il trio Magnani-Gunter-Lovato viaggia verso una conferma.