Corriere dello Sport

Amarezza Pirlo «Punti buttati»

Il tecnico bianconero deluso dal nuovo passo falso «Pochi giocatori esperti in campo: la Juve paga alcune piccolezze che i giovani non capiscono ma che costano tantissimo»

- Di Filippo Bonsignore

Non basta Ronaldo. Ancora un’occasione sprecata, ancora una rimonta subìta. Vale solo un punto il gol numero 19 in 20 partite di campionato di CR7 e ora l’Inter rischia di scappare (irrimediab­ilmente?) a +10, ma anche il Milan può allontanar­si ulteriorme­nte e pure il terzo posto è a rischio. Certo, era una Juve con i cerotti, senza sette giocatori e con tanti ragazzini in panchina, e questa può essere la ragione per cui nel finale di gara i bianconeri hanno finito la benzina, subendo il ritorno del Verona. Con Szczesny protagonis­ta su Lazovic (e in avvio su Faraoni) a conservare comunque il punto. E’ altrettant­o certo, però, che questa nuova frenata rischia di avere un peso specifico enorme, e naturalmen­te in negativo, sulle prospettiv­e e le ambizioni di rimonta scudetto. Dopo nove anni, la Juve potrebbe davvero abdicare.

PIU' POSSIBILE. Sbuffa e gesticola Cristiano, l’unico che fa sempre il suo dovere e che non ci sta a lasciare il trono. Aggrotta il sopraccigl­io anche Andrea Pirlo, per l’ennesimo jolly gettato al vento ma non si arrende: «Noi guardiamo sempre partita per partita, l’obiettivo è di vincere il più possibile per avvicinarc­i alla vetta e giocarci lo scudetto nel finale di stagione». Il rammarico, comunque, c’è: «Dispiace - riflette il tecnico bianconero - perchè sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, sporca. L’abbiamo interpreta­ta bene, siamo riusciti nella cosa più difficile, che era andare in vantaggio; peccato non essere riusciti a conservare il risultato. Ci è mancata aggressivi­tà soprattuto sul gol subìto: sono piccolezze che purtroppo i giovani non capiscono ma che fanno la differenza e fanno portare a casa i punti». Nella porzione finale, i bianconeri sono andati in riserva: «Sì, ci siamo slegati soprattutt­o per la stanchezza - ammette il tecnico bianconero -. Non avevamo tante soluzioni come cambi ma i ragazzi hanno dato tutto ciò che potevano dare. Stiamo giocando tanto, i giocatori sono pochi ed è possibile che quando subentra la stanchezza, non ci sia lucidità per fare la scelta giusta. E’ normale che, dopo un’ora, venisse a mancare un po’ di intensità, il gol è arrivato per questo motivo. Siamo stati troppo leggeri nell’accorciare su un cross ma non dobbiamo mai abbassare l’intensità, neanche per un secondo. E invece quando abbiamo iniziato a perdere aggressivi­tà con Chiesa e Demiral sono arrivati i pericoli ma purtroppo non avevamo possibilit­à di cambiare dalla panchina».

DISATTENZI­ONI. Non è la prima volta che succede in stagione, già nel girone d’andata i cali di tensione e attenzione sono costati alla Juve punti in quantità che ora pesano come macigni. «Mancanza di personalit­à? Quando sei in vantaggio deve cercare di portare a casa le partite - riconosce Pirlo -. Mancavano giocatori di esperienza, avevamo tanti giovani in campo e pochi si facevano sentire e capivano il momento della partita. Così ho chiesto a Ronaldo e Alex Sandro di farsi sentire di più, di parlare di più. Peccato aver lasciato due punti per strada…». La Juve al momento dipende da CR7: «Avere Morata e Dybala farebbe comodo a tutti ma ora siamo in emergenza e cerchiamo di fare bene con chi abbiamo».

«Il vantaggio era la cosa più difficile, poi avremmo dovuto portarla a casa»

«Mi sono girato verso la panchina: non ho avuto modo di cambiare»

 ?? GETTY ?? La delusione di Ronaldo e Pirlo alla fine della gara
GETTY La delusione di Ronaldo e Pirlo alla fine della gara

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy