«Dopo la rete di Mbaye era impossibile fallire»
Mihajlovic: «Prima il rigore parato, poi il vantaggio. E a quel punto l’ho pensato e l’ho detto: il Bologna non può non farcela»
C’è un momento, un momento preciso nelle partite del Bologna in cui Sinisa Mihajlovic sa esattamente come finirà. Non è magia, né una qualche capacità extrasensoriale. «Dopo il rigore e il gol di Mbaye era impossibile perdere questa partita, l’ho detto subito. Era impossibile perdere con un gol di Mbaye». Aveva ragione. Magari scherzando, ma questo successo contro la Lazio (100 panchine in A per Mihajlovic con i rossoblù) è frutto di un lavoro puntale, che Mihajlovic aveva preparato a dovere. «Abbiamo fatto un’ottima partita, altrimenti non potevamo vincerla. Abbiamo messo intensità in campo, vinto le seconde palle, e quando avevamo palla siamo ripartiti bene. Abbiamo magari sbagliato qualche scelta, potevamo fare altri gol. Però a me piace vincere e giocare bene, questo è il massimo».
A SANREMO. Lui va al massimo, e giovedì andrà a Sanremo. «Dopo il Cagliari, quindi avrò poca voce. Ma canterò meglio di Ibrahimovic, questo è sicuro. A Cagliari invece dobbiamo fare risultato, altrimenti la vittoria contro la Lazio serve a poco. Proveremo a recuperare anche Tomiyasu. Ma De Silvestri e Mbaye hanno fatto bene». È sereno, rilassato. Finalmente ecco il Bologna che voleva. Attento, puntale, senza sbavature. In difesa, prima di tutto. Lo dimostra lo zero all'altezza dei gol incassati. Molti meriti li ha anche Soumaoro. «Ci ha dato più sicurezza - dice Sinisa -, ha fato fisicità, forza, con i piedi sembra un po’ così così ma sbaglia poco perché conosce i suoi limiti, sa i suoi difetti e gioca semplice. Ha dato sicurezza e serenità». Elogi anche per l’attacco, con un Barrow versione centravanti che finalmente convince. «Quando si vince funziona tutto, quando si perde non funziona nulla. Ma quando non ci sono i risultati bisogna continuare, andare avanti. Barrow può fare il centravanti, lavoriamo tutti i giorni con lui sulle cose che deve fare. Sta migliorando».
NOVE ANNI DOPO. Il Bologna non vinceva in A contro la Lazio dal 2012, era marzo, 3-1 all’Olimpico. Più in generale il Bologna non teneva la porta inviolata contro la Lazio nel massimo campionato da gennaio 2014 (0-0 in quel caso), e adesso i rossoblù sono imbattuti da quattro turni. «Noi giochiamo a calcio, facciamo sempre la prestazione. Spesso succede che magari creiamo e non siamo abbastanza cattivi. Ma le partite le facciamo sempre. Qualche volta prendiamo un gol. Contro la Lazio è andato tutto bene». Benissimo anche Sansone, uno degli eroi del Dall’Ara di ieri. «Quando uno non gioca è sempre dura, ma sia Sansone che Mbaye hanno fatto bene. Nicola ha trovato continuità, ha trovato il gol, mentre Mbaye quando sta bene si allena sempre bene. È stato premiato. Al di là del gol, giocando a sinistra, ha fatto una grande partita».
PIEGATA UNA BIG. È arrivato il successo su una big, mancava da un po’, ma Mihajlovic non se ne preoccupava più di tanto. «Non era un peso, l’anno scorso l’abbiamo fatto diverse volte. Mancava quest’anno, ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivata. Era la sfida che mi convinceva di meno per le assenze, invece abbiamo fatto una grande partita». Ora si guarda avanti, Mihajlovic punta alla parte sinistra della classifica. «La vittoria dà fiducia e morale, il campionato è lungo.
Per il gioco che stiamo esprimendo sul campo meritiamo di più. Siamo stati un mese e mezzo senza cambi, otto infortunati e abbiamo avuto delle difficoltà». E ancora: «Abbiamo recuperato quasi tutti, facciamo quello che dobbiamo fare. I conti io li faccio sempre alla fine. Ci dobbiamo salvare e poi vedremo. Giocando così, arriva presto».
«Abbiamo vinto giocando bene
È il massimo per me, tutto ha funzionato»