L’Inter in casa vuole il 10 e lode
– Fort San Siro. E’ un po’ strano dirlo di questi tempi, con gli stadi chiusi e gli spalti vuoti. Ma lo scatto dell’Inter in testa alla classifica nasce anche dal rendimento casalingo. Dei 53 punti raccolti finora in classifica, infatti, 28 sono stati conquistati tra le mura amiche, nonostante i nerazzurri abbiano giocato una gara in più in trasferta: 11 contro 12. E pensare che in avvio gli uomini di Conte avevano zoppicato nel loro stadio: dopo il successo sofferto e in rimonta sulla Fiorentina, ecco la sconfitta nel derby con il Milan e il pareggio con il fiatone contro il Parma. Beh da quella gara in poi, Lukaku e soci si sono trasformati in schiacciasassi non dando scampo a nessun altro avversario in visita a San Siro: 8 vittorie consecutive, che potrebbero diventare 9 oggi in caso di 3 punti con il Genoa. Per intendersi, nelle ultime 9 stagioni, solo la Juventus (in 4 occasioni) e la Roma (2016/17) hanno infilato una striscia del genere.
INVERSIONE DI ROTTA. La curiosità è che l’anno scorso non era così. Nel campionato passato, infatti, l’Inter sembrava trovarsi più a suo agio in trasferta, tanto da cominciare il torneo con 7 blitz esterni consecutivi. E anche a fine stagione, i punti accumulati in viaggio furono 43 contro i 39 a San Siro. Oggi, invece, dopo 23 giornate, la distribuzione è di 28 punti casalinghi e di 25 in trasferta. La differenza si coglie meglio calcolando la media a partita: 2,55 punti tra le mura amiche, 2,08 fuori. Sotto questa prospettiva, l’Inter ha fatto anche meglio della Roma, che all’Olimpico ha messo insieme un bottino di 30 punti, ma in 12 gare e quindi con una media di 2,5. Tornando al confronto con l’annata scorsa, dopo lo stesso numero di giornate, il quadro era l’esatto opposto: a San Siro, gli uomini di Conte viaggiavano a una media di 2 punti esatti a incontro, mentre in trasferta toccavano quota 2,42.
SI PARTE DALL’1-0. Volendo, la stranezza è che, adesso come un anno fa, l’Inter diventa micidiale quando può agire in ripartenza, mentre le difficoltà aumentano con davanti una difesa schierata. E allora la chiave per capire cosa è cambiato può essere individuata nel rendimento di Lukaku e Lautaro. Anche il loro ruolino di marcia, infatti, si è invertito. In particolare quello di Big Rom, che, dei suoi 23 centri nel torneo passato, ne aveva segnati soltanto 8 a San Siro. Ora il dato si è completamente ribaltato: 12 prodezze in casa e solo 5 in trasferta. Per intendersi quando l’argentino e il belga giocano insieme nel loro stadio significa partire già dall’1-0, o quasi. Su 11 partite, infatti, solo contro Verona e Juventus non è comparso il nome di uno dei due attaccanti nerazzurri sul tabellino. Una bella certezza per Conte…