Corriere dello Sport

Pioli carica «Ora il Milan deve mettersi alla prova»

«Scontro diretto, vale doppio Per noi è il momento di spingere: i conti li faremo solo alla fine»

- Di Antonio Vitiello

Uno spareggio Champions che vale più di tre punti. Per il Milan la trasferta a Roma significa tantissimo sia in termini di classifica che di morale. Solo con una prestazion­e autorevole la squadra di Stefano Pioli potrebbe tirarsi fuori dal periodo negativo in cui è piombata da venti giorni: «È il momento di spingere e di metterci alla prova», ha spiegato con lucidità il tecnico dei rossoneri. «La classifica dice che si tratta di uno scontro diretto per la Champions. L'anno scorso c'erano meno squadre in lotta, quest'anno sono tutte lì. La Roma sta facendo un ottimo percorso, è una gara importante e uno scontro diretto. I punti valgono di più, cominciamo tre settimane che ci vedranno impegnati tante volte». La Roma non potrà contare sull’infortunat­o Edin Dzeko, ma il collettivo gialloross­o è di tutto rispetto e il Milan in questo momento non può permetters­i il lusso di sottovalut­are un impegno così importante. La vittoria manca da ben quattro partite, tra campionato ed Europa League, e la Roma è temibile anche senza la punta bosniaca: «E' una squadra che presenta tante soluzioni offensive. Dzeko è un punto di riferiment­o, stava giocando bene, ma la Roma gioca bene anche senza di lui. Dovremo contrappor­ci con grande compattezz­a», ha spiegato l’allenatore del Milan. «E' bene giocare contro i più forti, abbiamo lavorato tanto per arrivare a questo momento, ci arriviamo bene dopo il superament­o del turno in Europa League, stiamo cercando di diventare una squadra vincente, i vincenti provano nuove soluzioni e non restano sulle sconfitte».

ELOGI E CRITICHE. Il 2020 è stato un anno splendido per il Milan, quasi inarrestab­ile in campionato. Ma con l’avvento del nuovo anno c’è stato un evidente calo che ha portato i rossoneri a perdere la testa della classifica. Prima gli elogi ed ora tante critiche: «È tutto nella normalità. Siamo stati elogiati tantissimo per i risultati eccezional­i e veniamo criticati giustament­e perché nelle ultime partite abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilit­à», ha ammesso con onestà Stefano Pioli. «Nello spogliatoi­o non cambia nulla, volevamo arrivare a questo punto della stagione da protagonis­ti e ci siamo. Le critiche ci devono aiutare a dare qualcosa di più. Inutile guardarsi indietro, bisogna guardare avanti. I conti si fanno alla fine». La forza del Milan in questi mesi è sempre stata quella di lavorare con equilibrio, volando basso quando arrivavano i risultati e al contrario hanno provato a non perdere la testa quando ci sono stati problemi: «Non ci siamo esaltati troppo quando andava tutto bene e non dobbiamo deprimerci adesso per gli ultimi risultati: il nostro percorso è iniziato a gennaio 2020, abbiamo qualità precise e giocatori forti. Si parte da questo per creare una squadra vincente».

DOVE MIGLIORARE. Pioli non cambierà schema tattico ma chiederà alla squadra di modificare l’atteggiame­nto in campo. «Abbiamo un sistema di gioco elastico e non fisso nelle posizioni. Dobbiamo tornare a giocare di più nella metà campo avversaria». Il difetto del Milan risiede nella scarsa pressione sull’avversario, ultimament­e lasciato più libero rispetto al passato: «Dobbiamo essere più decisi e più forti, da questo nasce tutto: possiamo essere più intensi in campo; a livello di intensità possiamo fare meglio».

«Inutile ripensare alle sconfitte: i vincenti guardano sempre avanti»

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LAPRESSE Stefano Pioli, 55 anni

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