Miki, un gol e chiude in bellezza
A febbraio non ha ancora segnato Una rete per sé e anche per battere la maledizione delle big
Mkhitaryan è il faro della Roma, decisivo in campo ma anche dentro lo spogliatoio
Si può essere leader schivando i riflettori, anziché farseli puntare addosso. Henrikh Mkhitaryan sfida Zlatan Ibrahimovic sul piano dell'autorevolezza, interpretandola in maniera diametralmente opposta: il primo silenzioso, posato e ragionatore, l’altro esuberante, uomo-copertina e istintivo. Sembrano diavolo e acqua santa, Yin e Yang, sole e luna. Eppure l'armeno e lo svedese si somigliano per l'impatto sulle rispettive squadre. «Sono due grandi calciatori – ha detto ieri Fonseca – Micki è decisivo per la Roma, Ibra per il Milan. Difficile dire chi lo sia di più, entrambi stanno facendo una grande stagione».
ATTEGGIAMENTO. Micki è il faro di una Roma che stasera proverà a interrompere la maledizione delle big. Parla poco, elude i social un po' come dribbla gli avversari (ha un profilo Instagram ma non ci troverete nulla sulla sua vita privata) e, quando si esprime, utilizza le vetrine mediatiche per pronunciare pietre; valga come esempio l'impegno costante per fermare la guerra nel suo Paese. Il numero 77 è un esempio che tutti seguono nello spogliatoio, in particolare i giovani. Il suo atteggiamento porta serenità nel gruppo e l'esperienza gli ha insegnato a disinnescare i problemi. Nei giorni del "caso Dzeko" l'armeno è stato infatti un equilibratore nei rapporti tra tecnico, squadra e capitano.
FEBBRAIO ASCIUTTO. Guardando al campo, Mkhitaryan stasera disputerà la 31ª partita stagionale: sono 2305 i minuti giocati (recordman della squadra), già 362 in più dell'intera stagione 201920 condizionata dai problemi fisici. È il miglior marcatore della Roma insieme con Mayoral (11 gol entrambi, l'ultimo dello spagnolo giovedì al Braga), ma a febbraio non ha mai segnato ed è una notizia rilevante visto lo score dei primi 4 mesi. Oggi avrà l'ultima chance.
PROVE. Anche se contro il Milan farà il trequartista, Fonseca negli ultimi giorni ha provato il 32enne nella posizione di centravanti: un ruolo che ha interpretato con successo a Genova, lo scorso 8 novembre, realizzando una tripletta. Vista la rinuncia a Dzeko nelle prossime settimane, l'idea “Mkhitaryan falso nueve” va sicuramente approfondita; il classe '89 farebbe le veci del bosniaco sia tecnicamente sia caratterialmente. Nell'ottica di un'alternanza tra campionato e coppa potrebbe essere utile pure El Shaarawy che durante la rifinitura di ieri si è mosso proprio da attaccante.
CONTRATTO. Micki-ovunque anche in futuro? Alla 25ª presenza è scattata l’opzione per il rinnovo automatico del contratto fino al 2022, ma l’ultima parola spetta al calciatore. L'agente, Mino Raiola, gli ha consigliato di aspettare per valutare attentamente i progetti tecnici del club. A Trigoria filtra comunque ottimismo: l'ex Arsenal ha detto a più riprese di voler restare in giallorosso e tra qualche settimana potrebbe arrivare la tanto attesa fumata bianca.