Tra i pali ritorna Ospina
- Poco più di quattro mesi fa (25 ottobre 2020) l’andata col Benevento, e con gli azzurri corsari al Vigorito, per la quarta vittoria in campionato in altrettante uscite. Battuti di misura i giallorossi (1-2), dopo l’abbacinante quaterna rifilata all’Atalanta: bei tempi... Quel Napoli poteva però contare appieno sugli attuali indisponibili, ossia Manolas, Lozano, Petagna, Osimhen (oltre a tutti gli altri), su di un Mertens nel pieno possesso delle facoltà atletiche, ed era davvero un bel vedere. C’era insomma una rosa (all’epoca) al completo e che prometteva faville ma poi, strada facendo, tutto finì per sbriciolarsi, generando macerie.
RECUPERI. Sul fronte infortuni adesso va già molto meglio, poiché Gattuso continua a recuperare uomini preziosi. Anche rispetto all’ultima in assoluto, quella col Granada - che ha segnato l’uscita dall’Europa League – il tecnico potrà fare affidamento su qualcuno in più per lanciare la rincorsa alla Champions. Recuperando Ospina, e poi Hysaj e Demme (ieri tutti in gruppo) ad ampliare il ventaglio delle scelte in corso d’opera. Non cosa da poco, ove si pensi che nelle ultime uscite le alternative erano contatissime, volendo evitare di attingere dal consistente gruppo dei “primavera” presente in panchina. E dunque via col plausibile 4-2-3-1: con Ospina di nuovo fra i pali (dopo averne saltate quattro), il ripristino della difesa a quattro (rispetto al terzetto presentato col Granada), con Di Lorenzo, Rrahmani (in progresso e preferito a Maksimovic), Koulibaly, e il Ghoulam nota molto lieta nei 45’ contro gli spagnoli. A centrocampo la coppia Bakayoko-Fabian, quindi Zielinski a far da pendolo come di consueto: ora abbassandosi sul duo di mediana, ora posizionandosi fra i due esterni, ovvero Insigne e Politano, a ridosso d’un Mertens (finalmente) in campo dall’inizio.