E ora il Crotone pensa al cambio
Morta sul nascere. Nella serata di ieri, dopo averlo confermato nel pomeriggio, la società rimette in discussione il tecnico Giovanni Stroppa e contatta Cristian Bucchi. Si può dire che la trattativa però non è decollata per due motivi. Il primo è dovuto ad una squadra ormai in serie B che ha poco appeal, e il secondo, non meno trascurabile, è quello legato al lato economico. Il presidente Gianni Vrenna avrebbe offerto a Bucchi un contratto fino al 30 giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza, ma il tecnico avrebbe declinato vista la distanza fra richiesta e offerta economica. Così la ricerca prosegue.
Molto probabilmente ormai qualcosa con Stroppa si è incrinato e non è certo che il tecnico possa terminare una stagione che si può dire, fin qui, fallimentare. La squadra è sempre stata ultima in classifica, non ha mai veramente lottato se non nel breve periodo quando ha battuto lo Spezia e pareggiato contro l’Udinese, delle 24 partite disputate ne ha perse 18 con 57 gol subiti. Numeri impietosi che allontanano tutti da Crotone e se qualcuno dovesse accettare è solo perché è un temerario che ama le sfide impossibili, o perché spera di essere protagonista il prossimo anno in serie B.
STROPPA.
L’attuale tecnico sa come va il calcio, si sente con la coscienza a posto, infatti subito dopo la sconfitta contro il Cagliari ha dichiarato: «Non temo l’esonero, sono sereno, mi impegno al 100%, e vedo una squadra viva anche se non vince, poi le decisioni spettano alla proprietà e prenderò atto di qualsiasi decisione, ma sono assolutamente tranquillo». Certo essere messo in discussione dopo una discreta prova non deve essere una bella cosa: «Forse sono poco obiettivo, ma per come la squadra ha tenuto il campo e al netto degli episodi, penso che il risultato sia assolutamente bugiardo. I miei ragazzi hanno disputato una partita straordinaria sotto tutti gli aspetti per approccio, gestione, tenuta del campo e occasioni create. Hanno fatto tutto bene tranne negli episodi dei gol subiti».