Palermo a Filippi. Poi (forse) Pergolizzi
BOSCAGLIA VIA NON SOLO PER I RISULTATI. E IL DERBY INCOMBE
Il Palermo esonera Boscaglia (primo cambio in panchina del dopo Zamparini), si affida per adesso ad un tecnico esordiente, il suo vice Giacomo Filippi, e corre in ritiro a Ragusa per preparare il derby di Catania di mercoledì sera e sfuggire alle tensioni della città. Il momento rosanero è molto confuso, segnato anche da problemi interni (ieri il Cda di Hera Hora, la controllante del Fc Palermo, ha votato per la liquidazione della società che ha esaurito il suo scopo) e da posizioni non univoche. Tanto che sia il presidente Mirri che l'amministratore delegato Sagramola, hanno preferito non rilasciare nessun commento ufficiale per evitare di alimentare dubbi o polemiche.
DEBUTTANTE.
La scelta tecnica è molto precisa: per sostituire Boscaglia, condannato non soltanto dalle due ultime sconfitte consecutive ma anche da rapporti deteriorati con tutti, si punta su una soluzione interna visto che sono in arrivo altre due gare in 4 giorni, appuntamenti delicatissimi in ottica playoff (dopo il Catania, la Juve Stabia) e non ci sarebbe stato il tempo per altro.
Filippi, 45 anni, al debutto assoluto (non ha mai allenato una prima squadra), dovrà ridare colore al gruppo ma naturalmente fare subito risultato. Diversamente, sarà un nuovo allenatore a portare a termine la stagione la cui durata potrebbe essere piuttosto breve, a meno di non compiere un'impresa. E il nome possibile sarebbe quello di Rosario Pergolizzi, che conosce tutto di società e squadra avendo vinto la Serie D l'anno scorso (anche se non si è lasciato bene con Sagramola). Filippi è stato promosso per l'ottimo rapporto con giocatori, che si appoggiavano molto a lui. E c'erano divergenze anche nello stesso staff tecnico tanto che il Palermo ha sollevato dall'incarico solo Boscaglia confermando gli altri collaboratori.
Intanto fra i partiti per il ritiro, mancano 7 elementi fra cui Kanoutè, ancora in punizione per motivi disciplinari: rimasti a Palermo anche Doda, Corrado e Lancini, infortunati, e Saraniti, Almici e Odjer, squalificati.
NELLA NOTTE.
L'esonero è arrivato a mezzanotte allo scoccare della domenica, finale ormai inevitabile di un'avventura iniziata con ben altre prospettive. All'allenatore la sospensione dall'incarico è stata comunicata al rientro della trasferta di Viterbo. Boscaglia è stato individuato come il responsabile principale di un fallimento tecnico che ovviamente coinvolge anche chi ha costruito l'organico.
Era il nome vincente (due promozioni dalla C alla B con Trapani e Virtus Entella) scelto in fretta e furia dopo che Fabio Caserta, “bloccato” dal Palermo prima del lockdown, fu di fatto bruciato dal disastroso finale di stagione della Juve Stabia retrocessa. Un biennale per convincerlo, ma mai la sensazione che sentisse davvero sua la squadra. I dirigenti gli imputavano un entusiasmo insufficiente e di non avere creato coesione. Gli screzi delle ultime settimane, con un giocatore punito per una lite sul campo e tre espulsioni in due partite, hanno chiuso il cerchio di una squadra che si incartava sempre negli stessi errori, come i gol presi in ripartenza o subiti all'ultimo secondo dei primi tempi con Turris e Viterbese. Il suo contratto però sarà in vigore sino a giugno 2022 e bisognerà anche lavorare per la rescissione.