Corriere dello Sport

Carpi-Fermana: con 4 rigori è 0-0

TRE TIRI DAL DISCHETTO PARATI, UNO ALTO. POZZI E GINESTRA SUPER

- Di Stefano Ferrari

CARPI (3-5-2): Pozzi 7; Gozzi 6,5 Venturi 6 Sabotic 6; Ercolani sv (34' pt De Sena 6) Marcellusi 5,5 (36' pt Bayeye sv) Fofana 5,5 (36′ st Ceijas sv) Ghion 5 (1′ st Bellini 6) Lomolino 6; Giovannini 5,5 (25′ st Ferretti 5) De Cenco 5. A disp.: Rossi, Varoli, Eleuteri, Llamas, Marino, Offidani, Ridzal. All.: Pochesci 6,5.

FERMANA (4-4-2): Ginestra 8; Rossoni 6,5 Manetta 5 Scrosta 5,5 Sperotto 6; Neglia 5 (25′ st Bonetto sv) Urbinati 6 Graziano 5,5 Mordini 6 (41' st′ Kasa sv); D'Anna 5,5 (20′ st Cais sv), Cognigni 6 (41′ st Grossi). A disp.: Colombo, Massolo, Manzi, Grbac, Cremo na. All.: Cornacchin­i 6,5.

ARBITRO: Luciani di Roma 7.

Guardaline­e: Piedipalum­bo e Nasti.

Quarto uomo: Peletti.

ESPULSO: Manetta (F) per doppia ammonizion­e.

AMMONITI: Fofana, Lomolino.

NOTE: Angoli 4-4. Recupero, 2′ pt., 4′ st. Al 30′ pt Neglia ha sbagliato un rigore (alto), al 7' st Pozzi (C) ha parato un rigore a Neglia, al 24′ st Ginestra (F) ha parato un rigore a De Cenco, al 39' st Ginestra (F) ha parato un rigore a Ferretti.

Già veder concedere e battere quattro calci di rigore in capo ad una partita è roba rara, nel calcio che conta. Poi, vederli concedere due per parte, chiama in causa una sorta di par condicio calcistica. Infine, il fatto che tutti e quattro siano stati falliti o in parati dal portiere avversario fa entrare questo Carpi-Fermana dritto nel Guinness dei primati. Degli errori, però, perché la gara a conti fatti, non si è mai sbloccata dallo 0-0, al termine di una sequenza che dire rocamboles­ca è poco. Neglia per gli ospiti ha fallito due volte al 30′ del primo tempo, calciando alto stordito dalle finte di Pozzi e al 7′ della ripresa. In seguito, lo hanno emulato De Cenco al 24′ e Ferretti al 39’, entrambi ipnotizzat­i da un Ginestra super.

Un tempo per parte, mal sfruttato da entrambe le squadre. Il Carpi, dopo aver temuto il peggio non è riuscito a vincere nemmeno sfruttando la superiorit­à numerica, arrivata con il primo rigore a favore quando Manetta è stato espulso per doppia ammonizion­e generando il rigore numero tre della sequenza-monstre di errori fatali. Una serie che si è “compensata” anche nei 4’ di recupero concessi dal salomonico Luciani il quale però le ha azzeccate tutte: nel primo episodio, al 46' il fermano Graziano ha sprecato a porta vuota, mentre al terzo minuto Ginestra, il migliore in campo, ha parato una punizione di Ferretti. l’ultima occasione nel festival dl gol sbagliato.

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