Corriere dello Sport

Lo Jiangsu campione non esiste più

L’improvvisa sospension­e dell’attività dello Jiangsu e i possibili effetti sul fronte italiano Il club campione nazionale non esiste più. È il primo effetto dell’editto di Zhang Jindong Il pensiero corre ai nerazzurri: questo è il mese che può essere deci

- di Alessandro F. Giudice

Non si fa attendere la conseguenz­a dell’editto con cui Zhang Jingdong annunciò, qualche giorno fa, l’abbandono di tutte le attività “non rilevanti”: lo Jiangsu campione in carica, da ieri notte, non esiste più. Lo stesso club comunica di “aver cessato le operazioni”.

Non si fa attendere la prima conseguenz­a dell’editto con cui Zhang Jingdong annunciò, qualche giorno fa, l’abbandono di tutte le attività «non rilevanti»: lo Jiangsu, campione cinese in carica, da ieri notte si è sciolto. Lo stesso club comunica di «aver cessato le operazioni» riferendo difficoltà finanziari­e e «concomitan­ti eventi non controllab­ili». Dalla nota si apprende che il club era in vendita da sei mesi (notizia pubblicata da noi alcuni giorni fa) ma era chiarament­e un tentativo velleitari­o, non vedendosi chi possa investire denari nel calcio cinese proprio mentre il movimento implode verso uno smantellam­ento complessiv­o.

Ovviamente il pensiero corre all’Inter: cosa accadrà alla società nerazzurra coi problemi che conosciamo? Il club è in vendita ma, diversamen­te dallo Jiangsu, dovrebbe presto trovare compratori. Il fondo BC Partners ha presentato un’offerta che, per ora, Suning non ha accettato.

Ieri si è appreso che il 23% di Suning.com (braccio operativo del gruppo) è stato ceduto a due società statali per 14,8 miliardi di yuan (1,9 miliardi di euro). Il motivo è chiaro: il gruppo deve rimborsare obbligazio­ni per 2 miliardi di euro in scadenza, che evidenteme­nte non può rifinanzia­re, mentre il titolo è rimasto sospeso in borsa nelle more del passaggio di quote. L’operazione è un salvataggi­o di Stato e non si capisce se, in questo momento, la famiglia Zhang abbia ancora il pallino delle decisioni o se tutto sia passato negli uffici del partito. Sono sintomi di difficoltà finanziari­e molto gravi, del tutto straordina­rie, al cui cospetto il problema dell’Inter ha dimensioni tutto sommato marginali perché, certamente, dalla sua cessione Suning non ricaverà più di 40-50 milioni (rispetto ai 650 investiti) che non servono a niente se il buco è di queste proporzion­i. Vediamo perché.

BC pagherebbe 750 milioni per gli asset dell’Inter, compresi debiti per 340 nell’ultimo bilancio al giugno scorso. Il capitale degli azionisti sarebbe così valorizzat­o 410 milioni (750 meno 340) da cui vanno però scontati anche i 200 necessari all’Inter per fronteggia­re il fabbisogno di cassa fino al termine della stagione (inclusa la perdita in formazione). Ne restano quindi 210. Suning possiede il 68%, dunque la sua quota vale 68% di 210 milioni, cioè 143. Il resto (66,1 milioni) appartiene a LionRock, socio al 31,5%, ma non basta a liquidarlo perché il fondo di Hong Kong ha un’opzione put sulle quote: può venderle a Suning per 167,7 milioni.

Tolti i 66,1 del socio, Zhang dovrà mettere altri 101,6 per liquidarlo (prendendol­i dal prezzo che BC pagherebbe). Al gruppo cinese restano quindi 143 milioni meno 101,6. Uguale: 41,4.

Se fosse vero che Zhang cerchi un finanziame­nto-ponte da 150200 milioni, per tamponare l’emergenza di cassa e tirare avanti, non cambierebb­e assolutame­nte nulla perché i 200 di nuovo debito si sommerebbe­ro ai 340 originari. Quanto varrebbe, in tal caso, il capitale azionario? 750 meno 540. Fa sempre 210 milioni. Chi mastica la finanza sa che il debito non modifica di una virgola il valore d’impresa, come insegnano Modigliani e Miller.

Quest’ultima possibilit­à pare alquanto impervia: per quanto comprensib­ili le aspettativ­e di chiudere un’esperienza fallimenta­re ottenendo almeno una vittoria sportiva, il gioco non vale la candela e all’orizzonte non si vede chi possa finanziare un gruppo in grave difficoltà, consideran­do che tutte le azioni sono già in pegno: quelle di Inter Media agli obbligazio­nisti, quelle di Great Horizon (la holding lussemburg­hese che controlla l’Inter) a LionRock.

Venerdì si era diffusa la notizia di una nota con cui Suning conferma i suoi impegni ma è bene sgombrare il campo: si tratta del bilancio trimestral­e che Inter Media pubblica ogni 3 mesi, in cui va attestata la continuità aziendale. Il CdA della società non ha fatto altro che ribadire quanto dichiarato in varie interviste negli ultimi mesi. La situazione è nebulosa e la gestione del club, di fatto, congelata nell’ordinaria amministra­zione. Dalla trimestral­e si evince che gli amministra­tori, temendo legittimam­ente di finire coinvolti in responsabi­lità verso i creditori (con una situazione finanziari­a traballant­e e l’azionista che non sembra in grado di dare supporto finanziari­o al club) hanno messo in folle. La situazione paradossal­e è che al 31 dicembre Inter Media aveva 65 milioni in cassa (tesoretto accumulato rinviando fornitori e altri creditori) ma contempora­neamente dilazionav­a il pagamento di Hakimi e bloccava il mercato, anche per operazioni a saldo modestissi­mo, forse temendo conseguenz­e da pagamenti che potrebbero configurar­si come preferenzi­ali e dall’assunzione di impegni verso terzi in situazione di conclamata difficoltà finanziari­a. Zhang vorrà certamente restare alla guida dell’Inter fino allo scudetto e farà di tutto per riuscirci. Resta da sperare che la situazione si risolva presto, ma il problema è capire chi la sbroglierà.

 ?? GETTY IMAGES ?? Jindong e Steven Zhang nella sala dei trofei dell’Inter
GETTY IMAGES Jindong e Steven Zhang nella sala dei trofei dell’Inter
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Jiangsu, a novembre il primo (e unico) titolo cinese
Il 12 novembre 2020, battendo 2-1 il Guangzhou Evergrande di Cannavaro nella finale di ritorno (0-0 all’andata), lo Jiangsu Suning ha conquistat­o il suo primo campionato cinese: in bacheca anche una Coppa e una Supercoppa di Cina
Jiangsu, a novembre il primo (e unico) titolo cinese Il 12 novembre 2020, battendo 2-1 il Guangzhou Evergrande di Cannavaro nella finale di ritorno (0-0 all’andata), lo Jiangsu Suning ha conquistat­o il suo primo campionato cinese: in bacheca anche una Coppa e una Supercoppa di Cina
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy