BOLOGNA A CAGLIARI STEP SALVEZZA
Miha, dopo la vittoria sulla Lazio, sa che fare risultato contro Semplici vale doppio I dieci punti di distacco dai sardi sono un vantaggio da incrementare per provare a chiudere il discorso già a tredici giornate dalla fine
Eora salviamoci a Cagliari. Su per giù è questo il concetto, ma forse è più opportuno chiamarlo il diktat, espresso da Sinisa Mihajlovic nel corso del confronto che ha avuto con la squadra domenica mattina negli spogliatoi. Alle spalle la vittoria meritata contro la Lazio, davanti un’altra partita assolutamente da non sbagliare, quella di domani notte contro il Cagliari, appunto. All’atto pratico Sinisa dopo aver applaudito di nuovo i suoi giocatori per la prestazione di luci costruita la sera prima figuratevi se ha abbassato la guardia, perché mai come adesso è il momento di continuare a darci dentro, perché quello che è accaduto contro il Benevento non può e non deve più accadere, guai se quella serata dispari sia come approccio che come atteggiamento dentro il campo non fosse servita da lezione. E questo per un motivo su tutti: a oggi il Bologna ha 10 punti di vantaggio in classifica sul Cagliari, più la vittoria nello scontro diretto del girone di andata, ebbene un risultato positivo in Sardegna sarebbe come chiudere il discorso salvezza già a 13 partite dalla fine del campionato, perché a quel punto il distacco diventerebbe davvero importante. Certo, il massimo della vita sarebbe la vittoria, ed è facile immagine che Miha chiederà al Bologna di andare in campo come al solito con il desiderio, la voglia e la fame di puntare ai tre punti, ma già un pareggio consentirebbe alla squadra rossoblù di guardare al domani con altri obiettivi.
UN SEGNALE DI CRESCITA. Il primo, quello di poter lavorare pensando allo sbarco nella parte sinistra della classifica e magari di restarci anche fino al termine del campionato. Che a dire la verità può essere un risultato alla portata del Bologna, se saprà evidenziare finalmente quei segnali di crescita che fin qua non ci sono stati. Ecco, anche in questo senso la partita di Cagliari è molto importante. Perché è vero che davanti a tutto va messa sempre la classifica, ma è altrettanto vero che questa squadra non può restare sempre in mezzo al guado, alternando buone prove al altre incolori, una volta tanto dovrà darne una che dimostri di aver fatto un passo avanti sotto il profilo della maturità. Sì, quella contro il Cagliari deve rappresentare l’occasione giusta, a maggiore ragione di fronte a una squadra che si gioca la serie A e che di conseguenza dovrà far diventare ogni pallone quello della vita. Certo, il Bologna dovrà convivere ancora una volta con l’emergenza in difesa, ma già lo era sabato sera contro la Lazio, e gli stessi giocatori rossoblù hanno potuto capire come giocando di squadra sia nella fase passiva che attiva e al tempo stesso restando sempre con la testa dentro la partita tutti gli ostacoli possano essere superati.
PROMESSA DA MANTENERE. Detto
che domani sera il Bologna potrà contare sul tifo di tutte quelle squadre che attualmente abitano nella facciata destra della classifica, temendo la risalita di un Cagliari che dopo una mezza vita ha ritrovato la vittoria a Crotone, va sottolineato come Sinisa stia lavorando per completare la sua opera. Ci spieghiamo meglio: che a questa squadra abbia regalato un’identità è sicuro, ma Miha deve ancora riuscire nell’ultimo step, quello di darle la necessaria continuità e per certi versi anche la sua mentalità vincente, perché solo una volta che avrà addosso anche queste componenti il Bologna sarà pronto per
Il tecnico tiene alta la concentrazione nello spogliatoio e vuole continuità
Resta l’emergenza in difesa, ma giocando di squadra l’handicap può essere superato
fare il salto di qualità. Non dimenticando come la stessa società dovrà obbligatoriamente sostenerlo mettendogli a disposizione nella prossima sessione estiva del mercato quei due o tre giocatori che possano consentire di far diventare questo Bologna pieno di buoni prospetti in una squadra che sappia prendere quanto meno la residenza a sinistra. Come il Sassuolo e il Verona, d'altra parte. Poi in fondo lo avevano garantito anche Joey Saputo e i suoi ministri più di un anno e mezzo fa,e se non chiediamo la luna è arrivato il momento di mantenere quella promessa.