Corriere dello Sport

«Serve una gara intelligen­te. Juve in corsa su tutto»

- Di Filippo Bonsignore

Juve, usa la testa. Per andare oltre l’emergenza che perdura, tra infortuni e positivi al coronaviru­s, Pirlo indica la strada dell’intelligen­za: «Dobbiamo essere intelligen­ti sapendo che stiamo vivendo un periodo delicato e non siamo al 100% delle nostre forze. Dobbiamo gestire bene ogni giocata, non è possibile andare a cento all’ora per novanta minuti; servirà una partita molto intelligen­te». Maturità e personalit­à, quindi, per affrontare il doppio bivio, Lazio e Porto, che sarà decisivo, forse non solo per l’Europa. «Ma tutte le partite sono decisive alla Juventus» precisa il tecnico. Condannato a non fallire un colpo, nè in campionato (dopo i tanti sprechi del girone d’andata) nè in Champions League (dopo la sconfitta di Oporto), ma pesantemen­te condiziona­to dalle tante assenze. Nella speranza che il virus non riservi ulteriori sorprese: «Abbiamo fatto i tamponi ed è risultato positivo Bentancur, poi ci hanno detto dello Spezia (due positivi). Se c’è un focolaio all’interno del nostro club o del loro non possiamo saperlo, se non con i prossimi controlli». Lo scudetto si sta colorando di nerazzurro ma la fuga dell’Inter non preoccupa il Maestro: «Per noi non cambia niente. Se vinceranno tutte le domeniche, vinceranno il campionato. Se faranno qualche passo falso, noi dovremo essere pronti a non sbagliare mai. Adesso abbiamo la Lazio, che è una grande squadra che gioca da cinque-sei anni insieme, poi penseremo al Porto. Sono abituato a pensare partita dopo partita». Un passo alla volta, come sempre, senza rinunciare ad alcun traguardo. «Priorità alla Champions? Non mi sento di dire questo. Siamo in competizio­ne su tutti i fronti, siamo in finale di Coppa Italia e in corsa in Europa. Finchè ci sarà speranza, daremo il massimo per vincere il campionato. Se gli altri saranno bravi a non sbagliare mai, gli faremo i compliment­i alla fine».

IN DIFESA. Il cammino è disseminat­o di ostacoli, che mettono a rischio le possibilit­à di rimonta scudetto ma Pirlo rivendica quanto costruito e le idee portate avanti fin qui. Nel mirino sono finiti i giovani (criticati da Arrigo Sacchi) ma il tecnico bianconero non ci sta e li difende: «Mi sembra si siano inseriti bene, non penso siano loro il problema, anzi stanno facendo anche più delle aspettativ­e. I veterani loro stanno dando il loro contributo, stanno dando una grossa mano per far inserire questi ragazzi, perché non è facile entrare nel mondo Juve con tante pressioni. Su questo sono tranquillo e fiducioso perché il gruppo storico fa sempre la sua parte». Avanti a testa alta, quindi: «L'entusiasmo c'è perché stiamo attraversa­ndo un periodo di partite dure e importanti e quello non ci mancherà mai. Poi se devo sentirmi dire manca grinta, non mi piace; le cose importanti sono quelle tecnico-tattiche. Abbiamo iniziato un progetto che a tutti all'inizio sembrava bello, mentre adesso i giovani non vanno più bene e mancano gli anziani. I giudizi cambiano di partita in partita, noi siamo tranquilli e sappiamo cosa fare. Il progetto va avanti». Pirlo, e la Juve, in trincea.

«Dobbiamo gestire bene ogni giocata. Un passo alla volta, ora la Lazio poi il Porto»

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