Corriere dello Sport

ZHANG ci mette la toppa

I soldi necessari per onorare le scadenze di fine marzo arriverann­o dagli sponsor asiatici o da un aumento di capitale Boccata d’ossigeno per l’immediato, ma la cessione del club sarà inevitabil­e

- di Andrea Ramazzotti

Steven Zhang guarda al futuro a breve termine dell’Inter con più fiducia. Le scadenze con l’Uefa di fine marzo, quelle da rispettare per ottenere la licenza e partecipar­e alle coppe europee 2021-22, adesso fanno meno paura e i debiti maturati nel 2020 (tra i quali la rata da 10 milioni al Real per Hakimi) verranno onorati. Dalla Cina a riguardo filtra tranquilli­tà. Due le possibile soluzioni: ottenere i 55 milioni non ancora pagati dagli sponsor asiatici oppure, più probabilme­nte, un finanziame­nto soci/aumento di capitale. Superare la dead line di fine mese, però, non risolve i problemi nerazzurri perché, se in questa scadenza l’Uefa consente accordi con i tesserati per posticipar­e gli stipendi o di non pagare il 15% dei salari del 2020, a giugno la situazione dovrà essere risolta. E le strade sono due: la vendita della maggioranz­a o un prestito “mascherato” dalla cessione di azioni. Di certo però se a maggio l’Inter vincerà lo scudetto, al timone ci sarà Steven Zhang. Su ciò che succederà nei mesi successivi, invece, i dubbi sono assai maggiori e la sensazione è che Suning dovrà cedere il controllo.

BC, NON SOLO INTER. La trattativa con Bc Partner è la più avanzata e procede tra "stop and go" perché negoziare con i cinesi non è facile. Pur giocando a rialzo, Goldman Sachs, l'advisor di Suning, vedrebbe di buon occhio la fumata bianca. La distanza tra domanda e offerta comunque resta. Pare che il fondo inglese, deciso a entrare nel mondo del calcio, sia stato nel frattempo avvicinato da intermedia­ri pronti a “proporre” altre società: una francese (il Marsiglia?), una spagnola e altre due della Premier. L’opzione Inter però in questo momento resta la preferita perché il lavoro già fatto è notevole. E poi c’è il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita (Pif), anche lui in corsa per la maggioranz­a. Perché gli arabi non sono intenziona­ti ad acquistare la minoranza di un club che ha un debito complessiv­o di circa 600 milioni (425 di debito finanziari­o). Difficile trovare qualcuno che lo sia, anche se il margine di crescita dell'Inter in 3-5 anni, costruendo il nuovo stadio e partecipan­do alla Super Champions, esiste.

PREFERRED EQUITY. E’ l’altra strada, quella che stanno battendo alcuni fondi, tra i quali Bain Capital Credit e Fortress. Quest’ultimo, secondo quanto riferito dal Sole 24 Ore, avrebbe avanzato un’offerta che porterebbe nelle casse di Suning (e, a cascata, dell’Inter) 250 milioni in due rate. Ma come è possibile un’operazione del genere? Prima cosa importante: il debito del club di Viale della Liberazion­e non può essere e non sarà aumentato. Seconda: come garanzia a qualunque fondo farà eventualme­nte l’operazione non saranno date azioni nerazzurre, ma della Great Horizon, la società lussemburg­hese attraverso la quale il gruppo di Nanchino controlla l’Inter. Il nuovo debito, dunque, sarebbe in capo agli azionisti che poi trasferire­bbero una parte della cifra ricavata a Milano tramite aumento di capitale o finanziame­nto soci. Con questa soluzione Suning rimarrebbe alla guida e il fondo otterrebbe appunto una fetta di azioni come garanzia. Sarebbe fissata una scadenza temporale per la restituzio­ne della cifra e su questa ci sarebbero interessi “importanti”. I milioni che servono per coprire le scadenza fino al 30 giugno sono meno di 150, ma la somma che Suning punta a ottenere è maggiore perché c’è da impostare anche il 2021-22 e magari da riacquista­re subito il 31,05% in mano a LionRock. Il fondo prescelto, in un secondo momento, potrebbe essere il partner per rifinanzia­re il bond da 375 milioni emesso dall’Inter. Quella del preferred equity sarebbe una soluzione “ponte”. La cessione della maggioranz­a prima o poi pare la scelta inevitabil­e.

 ?? LAPRESSE ANSA GETTY IMAGES ?? Qui a fianco, l’esultanza dei giocatori nerazzurri durante la vittoriosa sfida contro la Juve dello scorso 17 gennaio. Sopra, Steven Zhang (a sinistra) e Zhang Jindong
LAPRESSE ANSA GETTY IMAGES Qui a fianco, l’esultanza dei giocatori nerazzurri durante la vittoriosa sfida contro la Juve dello scorso 17 gennaio. Sopra, Steven Zhang (a sinistra) e Zhang Jindong
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy