Mandzukic, l’aiuto che manca al Milan
Non solo i titolari: si fanno male anche le riserve Così le scelte per Pioli si riducono drasticamente: con l’Udinese si avvertiva mancanza di peso in area
Gli infortuni hanno segnato la stagione rossonera L’ingaggio dell’ex juventino doveva servire a coprire i vuoti lasciati da Ibrahimovic Ma finora ha collezionato soltanto cinque presenze
ppure il Milan, il vice-Ibra, l’aveva anche preso. Il problema è che si è infortunato pure lui... Già, perché nel Diavolo non si fanno male soltanto i titolari: in infermeria, infatti, finiscono pure le riserve e le scelte per Pioli si riducono inesorabilmente. Tra i rincalzi ai box c’è anche Mandzukic, ingaggiato a gennaio proprio per non patire le fatiche, o i guai fisici, del totem svedese. Alla riprova dei fatti, però, in un mese e mezzo di stanza a Milanello, il croato ha messo insieme soltanto 5 presenze (sulle 10 possibili), per complessivi 158’. E, peraltro, dopo la prima gara da titolare, contro la Stella Rossa, ha accusato una lesione al bicipite femorale sinistro. In verità, l’ex juventino era già finito ai box dopo il debutto in rossonero, ma il guaio alla caviglia l’aveva smaltito immediatamente, giusto il tempo di saltare il derby di Coppa Italia. L’ultimo problema, invece, l’ha costretto al forfait ancora contro l’Inter, ma in campionato, contro la Roma e contro l’Udinese, più il ritorno con la Stella Rossa in Europa League. Non ci sarà nemmeno domani a Verona, ma Pioli si augura di recuperarlo per la prima gara con il Manchester United. Sarebbe un bel sospiro di sollievo, visto che, volendo essere ottimisti, per il rientro di Ibrahimovic si spera per il match di ritorno con gli stessi Red Devils. 10 MESI SENZA CALCIO GIOCATO. La mancanza di Mandzukic si è avvertita in maniera particolare proprio mercoledì contro l’Udinese. Il Diavolo, infatti, non aveva peso in area, poiché Leao non è quel tipo di centravanti. E, in più, la manovra offensiva rossonera, nelle ultime settimane, non ha più la stessa brillantezza del girone di andata. Prova ne sia che nelle ultime 6 uscite, ci sono state 2 scene mute, mentre dei 6 gol segnati soltanto uno è arrivato su azione, assieme a 4 rigori e ad un’autorete. Nei piani di Maldini e Massara, il croato doveva servire proprio per evitare questi momenti di “carestia”, potendo sfruttare la sua fisicità. D’altro canto, però, resta un calciatore che va verso i 35 anni, che, per di più, quando è sbarcato a Milanello, non disputava partite ufficiali da ben 10 mesi. E’ vero che, nel frattempo, si era tenuto in forma allenandosi con Milanovic, preparatore della nazionale croata. E, infatti, si è effettivamente presentato in buone condizioni fisiche, ma senza calcio giocato per così tanto tempo diventa normale accusare scorie che poi finiscono per chiedere conto al rientro in campo. Pioli si augura di aver pagato dazio a sufficienza. Visto che, al di là dell’inseguimento all’Inter, c’è da conquistare un posto in Champions, che, peraltro, vale anche come opzione per il rinnovo di contratto di Mandzukic.
UNA STAGIONE IN INFERMERIA.
Come premesso, però, gli infortuni in generale hanno segnato la stagione del Milan. Ibrahimovic ha saltato, finora, 11 gare di campionato su 25. Ma c’è chi ha fatto peggio, come Bennacer, arrivato già a 14 assenze, quindi ben oltre la metà del torneo. In tutto, si parla di oltre 40 infortuni nell’arco della stagione, che hanno prodotto ben 154 gare saltate, tra tutti i componenti della rosa. Più di un terzo di questi forfait, vale a dire 54, li hanno messi assieme gli 11 titolari, nel solo campionato. Tranne Calabria e Kessie tutti si sono dovuti fermare almeno una volta per un guaio fisico. E Pioli si è ritrovato a schierare la formazione tipo in un’unica occasione, nella trasferta di Napoli, peraltro una delle migliori esibizioni del Diavolo, chiusa con una comoda vittoria per 3-1. Anche a Udine c’erano tutte le prime scelte, ma il tecnico rossonero, nell’occasione, aveva preferito Leao a Rebic, sulla fascia sinistra. Era novembre, sembra passato un secolo...