Corriere dello Sport

Ibra e la moto di Franco «Come un Supereroe»

A Sanremo tiene banco il fuoriprogr­amma di Zlatan Tempestato di domande lo svedese ne ha per tutti «È stato un rischio? Forse sì, ma io non ho paura»

- Di Francesca Fanelli e Pietro Guadagno

Un passaggio in moto, ottenuto al volo, per arrivare a Sanremo, evitando il colossale ingorgo che si era creato in autostrada. Quando, l’altra sera, Ibrahimovi­c ha raccontato l’episodio per spiegare il suo arrivo in ritardo sul palco del Festival, in molti hanno pensato che fosse uno dei tanti sketch studiati per intrattene­re il pubblico. Quello che lo svedese dà proprio l’impression­e di divertirsi a interpreta­re. Dopo il video, direttamen­te a cavallo della moto, che Ibra aveva provveduto a diffondere, ieri, infatti, ci sono stati i racconti dettagliat­i, dello stesso attaccante rossonero e di Franco, il motociclis­ta, che l’ha scortato al Festival.

Theo Hernandez

ARISTON. E Amadeus ieri sera, quando Ibra è tornato sul palco dell’Ariston in giacca bianca per presentare l’esibizione di Colapesce e Dimartino - i big numero 6 a cantare - lo ha definito “un Supereroe” per il fuoriprogr­amma del giorno prima. E lì è scattata un’altra delle loro gag. «Supereroe? Mi hai sottovalut­ato?», ha replicato lo svedese guardando dall’alto in basso Amadeus. Poi Zlatan ha spiegato come ha convinto Franco a dargli un passaggio («Se non mi accompagni, Amadeus conduce il Festival anche il prossimo anno») e poi ha ricordato gli incontri del giovedì sera con Sinisa Mihajlovic e Donato Grande: «Due grandi uomini, due veri gladiatori». Seconda uscita, con tanto di cambio di giacca e papillon per un nuovo annuncio: big numero 13 i Coma_Cose. E poi conquista il cuore di chi fa musica: «Qui ci sono tanti altri campioni, la mia orchestra merita applausi». Zlatan è padrone di Sanremo.

RISCHIOSO? IO NON HO PAURA. Ibra aveva comunque tenuto banco ieri anche nella consueta conferenza stampa del mattino. «Sembra un film e nessuno mi crede, per questo ho voluto fare i video - ha raccontato ancora - Ero partito con anticipo da Milanello, ma dopo tre ore fermo in coda ho provato a fermare un motociclis­ta che stava passando. Non potevo più aspettare, anche perché Amadeus senza di me non ce l’avrebbe fatta. Se è stato un rischio? Forse sì, ma io non ho paura di rischiare e, d’altronde, non potevo fare altro per arrivare in tempo. Solo due persone sapevano quello che stava accadendo: l’autista e il mio braccio destro, che mi ha dato un gps così da riuscire a localizzar­mi nel caso il motociclis­ta mi avesse portato chissà dove...». E in sala stampa è scoppiata la prima delle tante risate che hanno accompagna­to la ricostruzi­one dello svedese, perfettame­nte a suo agio anche in questa versione. «Una volta partiti, mi sono accorto che il motociclis­ta guidava male - ha proseguito Ibra - Così, gli ho detto: “Se vuoi mi metto io davanti e tu ti togli responsabi­lità”. Non ha voluto e abbiamo proseguito fino al teatro. Una volta arrivati, avrebbe voluto fare una foto con me, ma ero in ritardo e, in più, avevo addosso un grande stress. Prima di andarsene mi ha pure confidato di non aver mai guidato in precedenza la moto in autostrada. Io ci sono rimasto, ma l’ho voluto rassicurar­e: “Tranquillo, hai fatto un buon lavoro. A quel punto è intervenut­o lo staff del Festival, che si è preso cura di me: mi hanno dato il tempo di riprenderm­i e pure si riscaldarm­i, visto che avevo preso freddo, prima di farmi salire sul palco».

MATRIMONIO SALVO. E Franco, il “centauro”, ieri non ha fatto altro che confermare quanto riportato da Ibrahimovi­c. «C’era un traffico impression­ante e allora io nel pomeriggio ho deciso di uscire in moto ha raccontato a “Radio Monte Carlo” - Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi e, fermo nel traffico, vedo questo van nero con due persone a bordo e uno che sembrava Ibrahimovi­c. Io sono anche milanista... L’autista abbassa il finestrino e dice: “Ibra chiede se lo porti a Sanremo”. “Sì, certo che lo porto, non c’è problema”, rispondo. Avevo un casco sotto la sella. Ho pure chiamato mia moglie e le ho detto: “Sto accompagna­ndo Ibra a Sanremo” e lei non mi ha creduto. Solo quando sono tornato a casa ha capito che le avevo raccontato la verità. Per fortuna il matrimonio è salvo... Ibra avrebbe voluto guidare, ma gli ho detto di no. E’ tutto vero quello che ha raccontato: io sono un motociclis­ta della domenica e non avevo mai preso l’autostrada in moto. Lo svedese è stato carinissim­o con me, una persona squisita. Mi ha chiesto come poteva ringraziar­mi e alla fine ha promesso che mi manderà la sua maglia. Non sono neanche riuscito a fare una foto perché quando siamo arrivati lui era di fretta, è sceso dalla moto ed è entrato all’Ariston».

E siamo alla finale del Festival, a notte fonda il vincitore.

E il suo autista per una sera ha svelato: «Mia moglie non ci credeva...»

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ANSA Zlatan Ibrahimovi­c sul palco con Amadeus
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ANSA Beatrice Venezi con Gaudiano, primo dei Giovani

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