È un altro Barcellona e si riscopre grande
Dopo la clamorosa rimonta in Coppa, i blaugrana rilanciano Week end decisivo: può avvicinare il primo posto dell’Atletico e domani avrà un nuovo presidente
Benvenuti sulle montagne russe blaugrana! Solo lunedì scorso l’ex presidente Bartomeu ha trascorso una notte in commissariato per lo scandalo social che lo vede sempre più inguaiato. E giù fiumi d’inchiostro per ricostruire la sua epopea tragica, inaugurata con un triplete e proseguita con la pioggia di milioni - ben 222 - arrivati dal Psg per Neymar, prima del desolante epilogo, con Messi che lo sbugiarda pubblicamente, dopo il fallito tentativo di fuga a cavallo di un burofax, e le casse completamente svuotate, con un debito che ha superato ampiamente il miliardo di euro. Oggi è solo sabato e il mondo si è completamente ribaltato, con le bandiere blaugrana che improvvisamente tornano a sventolare sui balconi dell’Eixample. A restituire tutto l’entusiasmo alla squadra locale, la speranza di un nuovo corso che si aprirà, già poco prima della mezzanotte di domani, con l’annuncio del 41º presidente che, a questo punto, potrebbe finire, addirittura, per chiudere la stagione con un insperato doblete.
SOGNO DOBLETE. Neppure il più inguaribile ottimista, infatti, si azzarda a concepire una rimonta di Champions sul Psg, mercoledì prossimo al Parco dei Principi, dopo il 4-1 incassato al Camp Nou. Ma dopo aver ribaltato il Siviglia in Coppa del Re - dalla sconfitta per 2-0 in Andalusia al pirotecnico 3-0 blaugrana del ritorno - e aver, così, conquistato la finalissima del trofeo dedicato a Sua Maestà, adesso il Barça potrebbe riaprire anche la questione Liga, imponendosi questa sera nel Reyno de Navarra. Una vittoria, infatti, e la capolista Atletico disterebbe appena due lunghezze. «È un fine settimana importante. Dopo di noi ci sarà il derby di Madrid e, se dovessimo vincere con l’Osasuna, guadagneremmo punti preziosi su uno tra Atletico e Real, se non su entrambi». E, per una volta, l’uomo che ha regalato la prima storica Coppa dei Campioni ai catalani, con la paurosa punizione che risvegliò dal suo magnifico sogno la Samp di Vialli e Mancini, si riscopre tifoso delle merengues: «Dobbiamo concentrarci esclusivamente sulla nostra partita, ma ammetto che per noi la cosa migliore è che perda chi si trova in vetta». L’ex ct dell’Olanda, che ha perso nuovamente Piqué per almeno altre 3 settimane, conta di allungare la striscia positiva - 11 vittorie e 3 pari in Liga - forte di un Messi che ha ritrovato il gusto di correre e giocare (19 le reti in campionato). Poi, a partire da domani, con un presidente di nuovo al timone, il Barça potrà riprendere la rotta verso un futuro meno turbolento e, perché no, verso il sogno doblete.