La Salernitana alza il ritmo Castori vuole tutto allo Zini
I campani accantonano i torti arbitrali e si concentrano sulla Cremonese Il tecnico parla chiaro, ma non fa calcoli: «Una partita difficilissima contro un’ottima avversaria. Ma noi siamo pronti a dare il massimo sino alla fine»
«Siamo sereni, il nervosismo è passato, abbiamo recuperato la tranquillità dopo la partita con la Spal». Irrati, insomma, è alle spalle, almeno ascoltando Castori, anche se quel rigore non concesso nel recupero di martedì scorso, complice la mancata chiamata dell’assistente Rossi, brucia ancora. «Non ha senso tornare su quella partita, siamo concentrati sulla gara di Cremona», precisa l’allenatore dei campani. E fa bene. Da ieri mattina la Salernitana è in Lombardia, dove nel pomeriggio ha sostenuto la rifinitura. Castori ha recuperato tutti. E stavolta fa un’eccezione al suo ermetismo in tema di formazione: «In porta giocherà Belec, anche se Adamonis ha fatto tre ottime partite». Per il resto il tecnico marchigiano lascia aperta ogni ipotesi, anche se ammette: «Un po’ di rotazione ci sarà perché la fatica, su qualcuno, si fa sentire».
SCELTE. In difesa, a esempio, potrebbe esserci il ritorno di Valerio Mantovani, che subentrerebbe a Veseli, reduce da due ottime prestazioni. Ma c’è anche l’opzione Bogdan, che invece potrebbe dare il cambio ad Aya come braccetto destro del pacchetto arretrato. Capitolo esterni. Casasola ci sarà (in alternativa c’è Kupisz), mentre a sinistra Jaroszysnki sembra comunque favorito su Durmisi, che invece potrebbe entrare nella ripresa. «I termini stakanovisti e pretoriani – sottolinea Castori - non mi piacciono. Quelli che fanno bene non hanno motivo di essere sostituiti. Inoltre, ci sono calciatori che hanno una struttura fisica che permette loro di recuperare la fatica. Non si possono cambiare sempre tutti i giocatori. Ma non è detto che ciò non possa verificarsi a Cremona». A centrocampo dovrebbe rientrare Capezzi, mezzala di sostanza e qualità. L’ex doriano si affiancherebbe a Coulibaly e Di Tacchio.
ATTACCO. I dubbi maggiori riguardano l’attacco. L’ex Milan Djuric (4 gol in 23 partite con i grigiorossi nella stagione 2012-2013 in Serie C1) non sta attraversando un buon momento «ma è un ragazzo intelligente, disponibile e si mette – dice Castori – sempre al servizio della squadra. L’attaccante vive per il gol, ma a noi interessa la prestazione». Anche Tutino contro la Spal non è stato brillantissimo, mentre Gondo e Anderson, subentrati nella ripresa, hanno dato pericolosità e profondità alla Salernitana. È difficile, però, che Castori tenga fuori sia Tutino che Djuric. «I numeri dicono che il nostro gioco offensivo – spiega l’allenatore dei campani – è in crescita, che produciamo azioni (109 contropiedi nelle ultime 5 gare, n.d.c) e che dobbiamo soltanto essere più precisi e fortunati».
RIGORIFATALI. Inevitabilmente il discorso scivola sull’argomento rigori, visto che la Salernitana ha sbagliato gli ultimi tre di fila. «In settimana - sottolinea - ho cercato di sdrammatizzare un po’ perché i ragazzi devono essere tranquilli e sereni. A volte se si va sul dischetto con eccessiva tensione, si commettono degli errori. È importante, quindi, che questa cosa non diventi un assillo, bensì bisognerà affrontare l’eventuale rigore con leggerezza perché ciò che conta dagli undici metri è saper controllare la sfera emotiva».
RISPETTO. Infine, una riflessione sull’avversario: «La Cremonese è attardata, è vero, ma noi abbiamo il massimo rispetto dei grigiorossi. È una formazione di alto livello. Purtroppo quando si resta indietro, poi si fa fatica a recuperare. Ma la qualità è indiscutibile e quindi la gara è difficilissima. Ribadisco: vogliamo giocarcela fino alla fine, ormai la squadra ha questa determinazione».