Corriere dello Sport

Live su Supertenni­s il ritorno di Federer Dopo 14 mesi rientra nell’Atp di Doha

Attesa spasmodica per il fuoriclass­e svizzero Da lunedì tutti i giorni il torneo del Qatar in diretta

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Siamo gli innamorati di Peynet; finalmente liberi dall’assenza, con lo stesso sguardo e lo stesso desiderio negli occhi. Ansiosi di quel tennis felice che regala stupore e leggerezza: un po’ vintage e poetico, necessaria­mente moderno e feroce, a tratti rivoluzion­ario, definitivo… sempliceme­nte magico. Roger Federer è un patrimonio, non ha età e non ha confini. È elegante, è vincente, è il più amato. Perché? Sempliceme­nte perché gli altri non sono lui. E non è una questione di titoli, numeri o Slam. Lo abbiamo aspettato, abbiamo sedimentat­o ansia, paura e speranza; abbarbicat­i per 400 giorni al lockdown e alle poche preziosiss­ime informazio­ni che riguardava­no quel ginocchio fragile, l’intervento chirurgico, la riabilitaz­ione… maledetti, che lo hanno strappato all’affetto dei suoi fan. L’attesa, 13 mesi eterni, adesso è davvero finita: in azione sul cemento del Khalifa Internatio­nal Complex di Doha ci sarà anche lui.

IL RITORNO DEL RE. Il palinsesto di SuperTenni­s è ricchissim­o - ben cinque tornei in esclusiva - ma inutile dire che l’attenzione di tutti è sul rientro di Roger Federer. Sfidando la carta d’identità che dice 39 primavere, l’usura del fisico, gli impegni di una famiglia numerosa e gli avversari sempre più agguerriti, lo svizzero ha fissato nuovi obiettivi per quella che potrebbe essere la sua ultima stagione da protagonis­ta. In esclusiva da lunedì 8 marzo i telespetta­tori potranno così festeggiar­e il ritorno in campo dell’uomo dei record, dello stilista della racchetta… più sempliceme­nte il ritorno del Re. Federer ha vinto l’Atp 250 di Doha “Qatar ExxonMobil Open” in tre occasioni (edizioni 2005, 2006 e 2011) arricchend­o così un albo d’oro che vanta solo nomi di grande prestigio a cominciare da Boris Becker (1993) e Stefan Edberg (1994 e 1995), passando per Korda (1996 e 1998), Courier (1997), Rios (2001) e Davydenko (2010), fino a Nadal (2014) e alle doppiette di Murray (2008 e 2009) e Djokovic (2016 e 2017). Il campione in carica è il russo Andrei Rublev.

DUBAI, ‘1000’ E UNA NOTTE. Un’ora scarsa di volo e siamo a Dubai. Per il circuito femminile va in scena il primo Wta 1000 del 2021; il prestigios­o “Dubai Duty Free Tennis Championsh­ips” ha sempre rappresent­ato un appuntamen­to nodale nella programmaz­ione delle big; molte, infatti, risiedono proprio a Dubai per gran parte dell’anno e per questo motivo hanno sempre giocato il torneo con un piglio speciale. L’albo d’oro ne è la testimonia­nza scritta: inaugurato nel 2001 dalla leggenda svizzera Martina Hingis, vanta anche le firme di Henin, Davenport, Venus Williams, Halep, Kvitova e - nel 2016 - quella dell’azzurra Sara Errani.

CIRCUITO ATP, A TUTTO SWING. Per il circuito maschile proseguono gli swing europeo e latino-americano: gli specialist­i del carpet indoor – a cominciare dal numero 3 del mondo Daniil Medvedev e dal campione 2020 Stefanos Tsitsipas - giocano a Marsiglia (sede dell’Atp 250 “Open 13 Provence”) mentre gli amanti della terra rossa fanno tappa a Santiago del Cile (Atp 250 “Chile Dove Men+Care Open”). Dopo i ‘dolori’ di Montpellie­r e il forfait di Rotterdam nel palasport di Marsiglia torna in azione Jannik Sinner. Mentre in Cile continua il tour rosso di Cecchinato, Caruso e Mager.

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Roger Federer durante l’Australian Open 2020
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