Pirlo: Grande reazione Morata fondamentale
Squadra in emergenza, martedì la Champions: ecco la prova di orgoglio «Abbiamo regalato venti minuti siamo andati sotto, poi ho visto abnegazione». Chiesa: «Fino alla fine per le prime posizioni»
Per un motivo o per l'altro, la Juve che ha affrontato la Lazio è stata a dir poco sperimentale. Ma dopo una falsa partenza, i bianconeri hanno tirato fuori tutto l'orgoglio di chi non vuole arrendersi già a marzo. D'altronde Andrea Pirlo lo aveva detto alla vigilia, fino a quando sarà possibile, la Juve crederà nello scudetto. E a pochi giorni dalla sfida di Champions con il Porto, ecco che il tecnico bianconero ha visto tutti i suoi azzardi venire premiati. Al di là degli uomini e dei moduli, Pirlo ha ritrovato una vera Juve che può continuare a parlare di scudetto. Perché questa volta ha reagito come solo una vera Juve avrebbe potuto fare: «Abbiamo iniziato la partita con venti minuti di ritardo, molti rientravano dopo un po' di tempo e altri erano in una posizione nuova. Siamo partiti male per un nostro errore, poi c'è stata una grande reazione di squadra. Non ci siamo abbattuti e abbiamo alzato il ritmo. Ma la reazione è davvero la cosa più importante, non ci stavamo a stare sotto in questa partita così complicata. Abbiamo preparato questa partita come se fosse una finale, tutti hanno dimostrato grande abnegazione e professionalità».
I SINGOLI. Senza Cristiano Ronaldo, è arrivato un super Alvaro Morata, su cui Pirlo ha sempre puntato ciecamente: «Purtroppo non lo abbiamo avuto nell'ultimo periodo. È un giocatore fondamentale per noi, lo aspettiamo al 100%». E pure Dejan Kulusevski, nonostante, l'errore, sta convincendo Pirlo: «A vent'anni alla Juventus hai tante pressioni, è diverso che giocare nel Parma, ogni passaggio è importante e lui sta dimostrando di essere un grande campione. Lo sa pure lui, perché lo sta diventando nella testa». E ora martedì c’è il Porto: «Ho ancora due giorni per preparare questa partita, devo riposarmi anche io che sono più stanco dei giocatori (ride, ndr). Gara troppo importante, non possiamo sbagliarla». Con un Arthur in più: «Speriamo di averlo al massimo», conclude Pirlo.
CHIESA E MORATA. Parla di scudetto, senza paura, Federico Chiesa. Uno che sembra alla Juve da sempre: «Abbiamo disputato una grande partita ma solo dopo il gol concesso. Quello è stato un errore nostro, ci può stare, ma abbiamo dimostrato di avere cuore e grinta. Abbiamo dimostrato di poter dare battaglia fino alla fine, il pareggio di Verona ci stava stretto e abbiamo reagito mettendo la giusta attenzione nei dettagli soprattutto in fase difensiva». Una svolta che ha un solo obiettivo, lo scudetto: «La Lazio ha dimostrato di essere una grande squadra, lotta sempre per le prime posizioni. Abbiamo dato tutti dimostrazione di voler vincere lo scudetto. Il gruppo lo vedo alla grande, è coeso, voglioso, determinato. Come dice Pirlo son tutte finali: in Champions, in campionato e poi ovviamente in Coppa Italia». Man of the match, Alvaro Morata. Che fa così il punto su tutto il suo momento: «Sono state settimane difficili, non capivo perché avevo perso tutte le forze. Non sono ancora al 100%, devo recupare e pensare alla gara contro il Porto. Abbiamo perso dei punti, per quello ho esultato in maniera rabbiosa. Qui non molla nessuno, era importante vincere perché ci sono ancora punti in palio. Il gol è importante per un attaccante ma spesso si giudica il nostro lavoro solo per quello. Io sono tranquillo, lavoro sempre per la squadra poi per fortuna abbiamo Cristiano che è una macchina da gol».
PARLA PARATICI. Prima della partita intanto ci aveva pensato pure Fabio Paratici a far capire quanto la Juve in ogni caso voglia prendersi ancora tutto: «Sono sempre giorni da Juventus. Questo club ti porta a essere sempre concentrato al 100% ogni giorno. Ora siamo a marzo, in un momento decisivo della stagione. Rinnovo? Parlo più volte al giorno col presidente Agnelli, è sempre molto presente. Abbiamo affrontato questo tema e non c'è nessuna fretta».
Morata: «Sono state settimane difficili Qui non molla nessuno E con CR7 si può tutto»