IL PERSONAGGIO Ronaldo a denti stretti «Avanti così, ragazzi»
Non era tra i titolari (e non ha gradito), poi è entrato e alla fine ha scritto il messaggio sui social
Ronaldo in panchina. A sorpresa, Cristiano non è partito tra i titolari contro la Lazio. Anche il fenomeno è umano e ha bisogno di riposare. Così Andrea Pirlo ha deciso di risparmiare il fenomeno in vista della sfida con il Porto che vale la stagione in Champions League, facendo storcere il naso a CR7, notoriamente poco avvezzo al turnover e a non giocare. Prima l’Europa, insomma, nonostante alla vigilia il tecnico avesse assicurato di non privilegiare la coppa. Nonostante un attacco con poche alternative. Nonostante quello con i biancocelesti fosse uno snodo fondamentale per tenere vive le speranze di rimonta sull’Inter. «Era pronto ma visto che giochiamo tante partite l’allenatore, di comune accordo con il calciatore, ha scelto la strategia migliore» ha spiegato il direttore dell’area tecnica, Fabio Paratici. Andrea Pirlo conferma: «Con Cristiano ci siamo messi d’accordo in settimana perché veniva da tante partite consecutive e aveva bisogno di riposare, era già in programma tra noi».
TOUR DE FORCE. In effetti, CR7 non si è praticamente mai fermato nel 2021: ha giocato 16 gare sulle 17 disputate dai bianconeri, saltando la convocazione soltanto per la sfida dei quarti di coppa Italia contro la Spal. Un vero e proprio tour de force, visto che è stato sempre titolare tranne che contro il Genoa, sempre in coppa Italia. Un vero e proprio tour de force che ha fatto propendere Pirlo per un turno di riposo, almeno inizialmente, per ricaricare le batterie in vista del Porto. In coppa servirà una di quelle imprese di cui il portoghese è specialista, tanto che sarà necessario averlo al top.
RUMORS. Così avrà pensato il Maestro, anche se la sua scelta ha animato le ore che hanno preceduto il match. Dopo la rifinitura di ieri mattina, infatti, erano esplosi rumors relativi ad un problema fisico accusato da CR7. Niente di tutto ciò. In realtà, semplicemente Ronaldo era affaticato, non al massimo, tanto che Pirlo ha deciso di risparmiarlo. Terza panchina della stagione, quindi, per il portoghese dopo quelle contro Spezia (al rientro dallo stop per il Covid) e Genoa in coppa Italia. La decisione non sarebbe stata presa con felicità (eufemismo) da parte di Cris, che non ama entrare nel turnover, soprattutto in una serata fondamentale come quella di ieri e contro un grande avversario. Il fenomeno ha storto il naso ma alla fine si è convinto, capendo la necessità di gestire le energie, soprattutto in ottica di lungo periodo con un calendario così compresso, che non ammette pause.
IN TRIBUNA. Ha vinto quindi la linea-Pirlo, con cui comunque Ronaldo mantiene un rapporto positivo frutto di un feeling sbocciato subito. Lontani i tempi della rabbia mostrata pubblicamente verso Sarri, dopo la doppia sostituzione consecutiva contro Lokomotiv Mosca e Milan nel novembre 2019. Nell’era del Maestro, il portoghese aveva scosso la testa dopo il cambio contro l’Inter in coppa Italia. «Non c'è nessun contratto che dica che Ronaldo non possa uscire» aveva riassunto il tecnico. E allora spazio al tandem Morata-Kulusevski, con Ronaldo che si accomoda in panchina dopo aver ricevuto il premio di “Mvp” di febbraio, votato dai tifosi bianconeri. Cris soffre sulle tribune dello Stadium con la Juve colpita subito da Correa, si alza per il gran gol di Rabiot. Poi, all’alba della ripresa si alza per iniziare il riscaldamento, poco dopo Morata piazza la doppietta in tre minuti. CR7 sorride e applaude poi a venti dalla fine rileva Alvaro. E ora, il Porto. Non senza un passaggio sui social prima di chiudere la serata: «Grande vittoria, avanti così ragazzi #finoallafine». Firmato Cristiano.
Atl. Madrid (Spa)
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Nel 2021 per lui un vero tour de force Pirlo voleva fargli riprendere fiato