Corriere dello Sport

Ora c’è Smalling a blindare la Roma

L’inglese torna titolare 35 giorni dopo l’infortunio: ora però deve tornare ai suoi livelli per aiutare la squadra per Champions e coppa

- Di Roberto Maida

Dall’Olimpico all’Olimpico, dal Verona al Genoa: 35 giorni dopo, Chris Smalling. La Roma ritrova il difensore più importante, che per un motivo o per un altro non è quasi mai stato all’altezza della propria reputazion­e in questa stagione bislacca. Pagato 15 milioni all’ultimo secondo del mercato di ottobre, con il nervosismo dei Friedkin per un affare vissuto sul filo del rasoio, Smalling ha avuto già quattro problemi che l’hanno frenato: prima il ritardo di condizione, determinat­o da un paio di mesi vissuti a Manchester come insalutato ospite; poi l’infiammazi­one a un ginocchio, che si è manifestat­a in due periodi diversi; e ancora, come dimenticar­e l’intossicaz­ione alimentare che lo ha escluso dalla partita con il Parma?; infine, la lesione muscolare riportata nei primi minuti contro il Verona, il 31 gennaio. Uno scatto, la puntura, la smorfia, la sostituzio­ne: una classica sequenza nel film dei malanni muscolari, di cui proprio ieri ha parlato Fonseca denunciand­o le troppe partite in calendario.

RIPRESA. Se non altro, Smalling torna a disposizio­ne fresco e riposato: in 25 giornate di campionato ha giocato appena 871 minuti, meno di 10 partite intere. L’anno scorso, il primo in Italia, aveva accumulato esattament­e il doppio dello sforzo: 1.800 minuti, l’equivalent­e di 20 partite da 90 minuti nelle quali non era mai stato sostituito. E’ evidente che adesso, nella fase cruciale della stagione, il suo contributo possa diventare determinan­te per gli obiettivi della squadra: ad agosto, a causa di una diatriba con il Manchester United, fu obbligato a lasciare la Roma alla fine del campionato per fine prestito e quindi non giocò l’ottavo di Europa League contro il Siviglia. Ricordate tutti come andò. Stavolta invece, essendo nella piena disponibil­ità di Fonseca, può migliorare l’affidabili­tà di uno scafo che fin qui ha imbarcato troppa acqua: 35 reti concesse in 25 partite sono troppe per una squadra che ambisce a un campionato di vertice.

L’INIZIO. Contro il Genoa giocherà probabilme­nte sul centrosini­stra, lasciando Cristante a gestire la regia difensiva e Mancini sul lato opposto. Ma in prospettiv­a è destinato a riprendere il posto nel mezzo, soprattutt­o perché Cristante servirà alla Roma come sostituto di Veretout nel prossimo mese. Già giovedì prossimo contro lo Shakhtar, un ottavo che stavolta Smalling può giocare, il ritorno dello squalifica­to Kumbulla offre a Fonseca l’occasione di riportare Cristante qualche metro più avanti. E di conseguenz­a Smalling nella versione “libero”.

INCERTEZZE. La speranza è che riesca a ritrovare continuità, nella tenuta fisica e di conseguenz­a nel rendimento. Fin qui Smalling ha giocato poco ma anche mediamente male, commettend­o errori non abituali. Il più clamoroso, il rinvio sballato contro lo Spezia, stava per costare una vittoria comoda. Per fortuna sua e di Fonseca, che aveva appena vissuto l’incubo della Coppa Italia ed era tornato in discussion­e, Pellegrini ha rimediato a tempo scaduto. Ma anche in altre situazioni Smalling era sembrato a disagio. Proprio contro il Genoa, all’andata, fece un movimento all’indietro che tenne in gioco Scamacca e Pjaca, provocando indirettam­ente il provvisori­o pareggio. Anche in quel caso lo soccorse un compagno, Mkhitaryan, in versione triplettis­ta. Tutto sommato alla Roma è andata bene così. Ma a questo punto Fonseca, dopo essersi esposto in prima persona per riportare Smalling a Trigoria, si aspetta che il Grande Acquisto di inizio autunno torni redditizio in primavera.

Lo scorso anno aveva giocato esattament­e il doppio dei minuti

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Chris Smalling (31 anni) e Pedro
(33 anni) tornano titolari in campionato oggi contro il Genoa
Rieccoli Chris Smalling (31 anni) e Pedro (33 anni) tornano titolari in campionato oggi contro il Genoa
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