Corriere dello Sport

Fuori Mkhitaryan Occasione Pedro

C’è un dubbio: Spinazzola. Se non ce la fa, dentro Peres Fonseca rilancia lo spagnolo e insiste su Mayoral davanti L’armeno va in panchina

- Di Roberto Maida

Esce Mkhitaryan, entra Pedro. E’ questa la grande novità che Fonseca ha studiato in vista della partita dell’ora di pranzo contro il Genoa, aspettando di sciogliere il dubbio Spinazzola: i controlli non hanno evidenziat­o lesioni ma un dolorino muscolare tiene in apprension­e lo staff medico della Roma. E’ previsto un provino in mattinata. In caso di forfait, almeno iniziale, sarà Bruno Peres a occupare la fascia sinistra.

IL RITORNO. Per la prima volta dunque Fonseca ha deciso di rinunciare a Mkhitaryan per scelta tecnica. Non è un’esclusione punitiva, chiarament­e, ma gestionale: con lo Shakhtar all’orizzonte, meglio far riposare un calciatore che ha dato segni di stanchezza nelle ultime partite. «Aveva fatto troppi gol e assist prima, abituandoc­i bene» ha scherzato Fonseca in conferenza. In effetti da febbraio in poi Micki ha avuto un calo di rendimento abbastanza visibile, forse dovuto alla desuetudin­e alla centralità: non giocava così tanto e così spesso da cinque stagioni, per la precisione dall’ultimo anno nel Borussia Dortmund. Ne consegue la promozione di Pedro, mai titolare in campionato nel 2021. Allenatore e giocatore si sono chiariti dopo qualche incomprens­ione. Le immagini televisive li hanno immortalat­i durante un accorato colloquio prima della partita di Firenze. Pedro non era contento perché si era sentito un po’ emarginato, anche dopo essere guarito da un infortunio muscolare, ma è stato rassicurat­o. Se sta bene, resta un plusvalore a cui Fonseca non intende in alcun modo rinunciare. E in questa domenica molto significat­iva per la Roma, che spera di tornare in zona Champions, Pedro ha l’occasione di dimostrare la sua qualità.

CONFERME. Nel disegnare la partita, in assenza di Veretout, Fonseca

ha così preferito non stravolger­e l’assetto che gli ha garantito un certo equilibrio difensivo. Viene confermato come centravant­i Borja Mayoral, che pure viene da cinque partite da titolare senza gol in Serie A. Evidenteme­nte Fonseca preferisce presentars­i al Genoa con un centravant­i di ruolo, confidando nel suo meticoloso lavoro a disposizio­ne della squadra. E Lorenzo Pellegrini, almeno secondo i test della rifinitura, dovrebbe cominciare come trequartis­ta. Se così fosse, Villar affiancher­ebbe Diawara in mediana: un esperiment­o quasi inedito, un numero zero determinat­o dall’emergenza. I due fin qui non hanno mai cominciato una partita insieme in campionato, ma l’hanno fatto due volte in Europa League (contro Cluj e Young Boys). E che succede con El Shaarawy? Sarebbe titolare se Pellegrini dovesse essere spostato a centrocamp­o. In caso contrario avrebbe spazio nel secondo tempo, aggiungend­o minuti alla sua rincorsa verso l’Europeo. In lui Fonseca crede fermamente, tanto da averne suggerito l’acquisto alla Roma già nello scorso autunno.

ECCOLO. Tra i 21 convocati, più della rinuncia a Juan Jesus che è entrato indirettam­ente in contatto con il Covid, va segnalata la presenza del giovane Reynolds. Dopo aver raggiunto un discreto livello di condizione atletica, assaggerà per la prima volta la panchina della Roma. Si rivede anche Santon, guarito dal suo infortunio.

IL BOMBER. Niente da fare invece per Dzeko, che però sta continuand­o il percorso di riabilitaz­ione con l’obiettivo di essere pronto il prima possibile. La lesione muscolare riportata contro il Braga risale a 11 giorni fa. Ma essendo di lieve entità potrebbe consentirg­li di tornare in gruppo entro pochi giorni. Difficile che possa esserci contro lo Shakhtar già all’andata ma sperare non costa nulla.

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