Auto alla spina
Le vetture hybrid plug-in e full electric dominano la crescita dei volumi
Nonostante gli incentivi il mercato dell’automotive nel mese di febbraio appena terminato ha registrato un segno negativo. Un numero importante, ben 12,3 % che sommato al risultato di gennaio (-13,9%) porta il calo al 13,1% complessivo. Le incertezze di questa pandemia che non accenna a diminuire, a causa anche dei molti errori del Governo precedente in merito ai vaccini, non spinge all’acquisto di un bene come l’auto. Anche perché i Sindaci di molte città, Milano in primis, non hanno capito che per contenere la pandemia dovevano facilitare l’uso dell’auto privata. Invece hanno pensato a creare sempre più ostacoli alla circolazione delle auto a favore di una mobilità leggera o pubblica che invece ha solo creato un aumento di contagi. Il risultato è che abbiamo città sempre più congestionate dal traffico, con il relativo aumento dell’inquinamento, e chi non può permettersi parcheggi salatissimi o ticket d’ingresso nelle ZTL , che sono state prontamente riattivate, è costretto ad usare i mezzi pubblici, riempiti si al 50% ma nell’intera fascia giornaliera e quindi nelle ore di punta super affollati. Ma quello che sta perdendo il nostro Stato sono anche gli introiti del settore automotive. Nel 2020 il calo del mercato dell’auto si è tradotto in mancate entrate in termini di IVA per 1,8 miliardi di euro. Un gettito che si potrebbe recuperare con gli incentivi che per quest’anno valgono solo 420 milioni di euro. In questa situazione di mercato chi ne sta beneficiando sono le auto ibride le cui vendite sono cresciute del 137,7 e del 237,8% le plug-in hybrid. Numeri che confermano la tendenza del settore sempre più verso una nuova mobilità sostenibile.