Cosmi suona la carica «Un Crotone di uomini»
«Non possiamo perdere altro tempo, se vogliamo salvarci servono più cattiveria e volontà»
Dentro o fuori, ora non ci sono più alternative. Il Crotone è costretto a vincere per tenere ancora accesa la fiammella della salvezza. chiamata, la serie A è un patrimonio da tutelare e da salvaguardare, questo i calciatori del Crotone lo sanno. In campo deve scendere una squadra affamata, che deve avere come unico obiettivo la vittoria, da ottenere a tutti i costi, in ogni modo. I punti devono venire prima della prestazione, il carattere prima della tecnica e della tattica. Il tecnico del Crotone Serse Cosmi lo sa perfettamente: «Dovremo disputare una partita di carattere per superare i problemi psicologici e riuscire ad invertire il trend negativo». La squadra di Cosmi dovrà dimostrare una personalità diversa perché, come afferma il tecnico, la squadra vale molto di più di quello che dimostra la classifica: «I valori tecnici sono buoni, non dovremmo stare in questa situazione. In campo si deve scendere con cattiveria agonistica, lo fanno le grandi squadra figuriamoci di chi deve lottare per salvarsi». Del Torino, che non gioca dal 19 febbraio e oggi recupera tre “ex positivi” (Baselli, Buongiorno e Murru) dice: «Una squadra difficile da affrontare, lo dicono i risultati, e soprattutto la maniera come sono stati ottenuti. Noi dobbiamo fare una partita di carattere, senza pensare troppo. La rotta deve essere invertita subito, ormai non c’è più tempo. A Bergamo ho visto qualcosa di buono, ma non dobbiamo ripetere gli stessi errori. Non è più il tempo di recriminare ma dobbiamo giocare da uomini, non più solo da calciatori. Contro il Torino voglio una partita nella quale tutti vadano oltre le proprie possibilità. Per molti dei miei calciatori sarà la gara verità».
CONTRO UN EX. Seconda partita contro un ex tecnico del Crotone e Cosmi ci scherza sopra: «Prima Gasperini, ora Nicola: ce ne sono altri? Entrambi sono stati protagonisti in questa piazza. Hanno fatto qualcosa di incredibile, perchè Nicola, nonostante tutte le avversità del caso, ha sempre creduto nella salvezza, poi conquistata dal suo Crotone, che è stato premiato per la grande tenacia. Nicola è un allenatore equilibrato, una persona di grande carattere, come lo era da calciatore. E non penso che il suo verrà venga qui a mettersi davanti l’area di rigore».