Corriere dello Sport

Guardiola vuole fare il vuoto

OGGI IL DERBY DI MANCHESTER, IL CITY PARTE DA +14

- Di Gabriele Marcotti

Rispetto, ma senza paura. E come potrebbe essere diversamen­te, per una squadra capace di vincere le ultime 21 partite di fila? Pep Guardiola scarica le tensioni dalla vigilia del derby contro il Manchester United, che vale più di un’ipoteca sulla Premier League. Prima i compliment­i d’obbligo al lavoro del collega Ole Gunnar Solskjaer, quindi la consapevol­ezza della forza della sua squadra. «Il mio approccio ad ogni partita non cambia mai: massimo rispetto per gli avversari, ma senza timori reverenzia­li - le parole di Guardiola - perché so di poter perdere qualsiasi partita, ma anche di poterla vincere. E la mia squadra sta vivendo un momento speciale». Che corre spedita verso il titolo, il terzo per il catalano dal suo arrivo a Manchester. «Ma il calcio è così: quando abbiamo vinto il secondo campionato la gente si aspettava che avremmo vinto per 4 o 5 anni di fila, invece l’anno successivo ha vinto il Liverpool. Anche nel caso dei Reds ci si aspettava un dominio per diversi anni, invece ora sono indietro. La verità è che nel calcio conta solo quello che fai oggi». Se il City può contare sulla rosa al completo, Solskjaer deve schierare in porta Dean Henderson, per l’assenza di De Gea, rientrato in Spagna per la nascita del suo primogenit­o. Improbabil­e il recupero in extremis di Pogba. Lo United si deve affidare a Bruno Fernandes, coinvolto in 40 gol nelle sue 41 partite coi Red Devils, ma che nelle ultime 13 uscite ha segnato solo due gol (ad eccezione dei rigori). «Ma come tutta la squadra, nonostante i recenti risultati, anche lui sta bene - ha rassicurat­o Solskjaer - dal mio arrivo questo gruppo ha compiuto passi in avanti molto importanti, e i migliorame­nti proseguono, sono molto fiducioso per il futuro».

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Solskjaer e Guardiola, gli sfidanti

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