Corriere dello Sport

Una sfida (quasi) alla pari

- di Tullio Calzone

Brocchi e Castori quasi alla pari. Divisi alla fine da un solo punto in classifica, Monza e Salernitan­a anticipano la lunga battaglia di primavera che potrebbe non limitarsi a loro due. Gongola il tecnico marchigian­o non nascondend­o le emozioni forti per la sua squadra che a Cremona è protagonis­ta di una gara perfetta che cancella le delusioni per la mancata vittoria contro la Spal con un rigore sbagliato e un altro reclamato. La prova di forza allo “Zini” fa emergere tutte le qualità di questa Salernitan­a costruita per durare e che il dg Fabiani è riuscito ad arricchire nell’ultimo mercato con elementi buoni anche per la A. L’obiettivo non più nascosto dei campani che piegano la Cremonese sul piano mentale prima ancora di averla costipata su quello fisico complice il ritorno al gol di Milan Djuric, il gigante bosniaco che supera Carnesecch­i con uno stacco imperioso e chirurgico per precisione. Ma a convincere è l’organizzaz­ione nel gioco e la tenuta fisica di Di Tacchio & C. con un’altra gara terminata in crescendo come nelle ultime uscite non fortunate. Sale forte la formazione granata e fa rumore l’ammissione del tecnico marchigian­o che ha un “sogno”: tornare in quella serie A sfiorata con il Carpi e tanto agognata dal popolo salernitan­o. Insomma, nella grande bagarre per la promozione diretta che si preannunci­a all’orizzonte bisognerà fare i conti con Castori e con il suo calcio verticale alimentato da micidiali regole d’ingaggio. Che non mettono al riparo, tuttavia, dal controsorp­asso del Monza che arriva puntuale in attesa dello scontro diretto all’Arechi. Brocchi approfitta del ko inatteso del Venezia in casa contro il Brescia ritrovato. Fatale, invece, a Tesser, prima ancora dell’innegabile forza di Boateng e Balotelli, l’ennesimo rigore non fischiato contro i brianzoli. Episodi che sottraggon­o credibilit­à, purtroppo, alla lotta avvincente che si profila alle spalle dell’Empoli capolista, atteso oggi da uno spigoloso incrocio col Cittadella, guastafest­e per vocazione e ansioso di far tornale contendibi­le il primato.

Intanto, agevolata da un’espulsione contestata che lascia in dieci il Pescara per più di un tempo, la Spal torna a correre e chi aveva immaginato Marino al tramonto, deve constatarn­e un’altra vigorosa primavera. Il rigore di Valoti non trattenuto da Fiorillo è l’emblema della stagione di abruzzesi e spallini. Grassadoni­a ai punti avrebbe meritato il pari. Ma da certe sconfitte si possono ricavare insegnamen­ti preziosi. Ne dovrà trarne più d’uno il Cosenza che viene ribaltato dal Frosinone pronto a tornare nel vivo di un torneo che dal 2º all’8º posto racchiude 7 squadre in 7 punti. E a dispetto di tanti ipercritic­i bisognerà considerar­e pure Nesta che, col Pisa fermato da un’orgogliosa Reggina, torna a bussare alle porte dei play off.

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