Corriere dello Sport

Ayè non perdona Il Brescia ingrana

- Di Sebastiano Scemma

VENEZIA BRESCIA 0 1

VENEZIA (4-3-3): Pomini 6; Mazzocchi 6 (22’ st Ferrarini 6) Modolo 6 Ceccaroni 6 Felicioli 6 (42’ st Svoboda sv); Fiordilino 5,5 (22’ st Di Mariano 6) Taugourdea­u 6 Maleh 6,5; Aramu 5,5 Bocalon 5 (11’ st Esposito 6) Johnsen 5,5. A disp.: Maenpaa, Molinaro, Cremonesi, Ricci, Rossi, Bjarkason, StClair, Forte. All.: Zanetti 5,5.

BRESCIA (4-3-2-1): Joronen 7; Karacic 6 Cistana 6,5 (22’ st Papetti 6) Chancellor­6Martella6(30’stFridjons­son sv); Bisoli 6,5 Van de Looi 6,5 Bjarnason 7,5; Jagiello 6,5 (30’ st Labojko sv) Ragusa 6 (42’ st Skrabb sv); Ayé 6,5 (30’ st Pajac sv). A disp.: Kotnik, Mateju,Mangraviti,Ghezzi.All.: Clotet 6,5.

ARBITRO: Paterna di Teramo 6.

Guardaline­e: Di Iorio, Yoshikawa.

Quarto uomo: Marini.

MARCATORI: 32’ st Ayé.

ESPULSO: Johnsen (V) per doppia ammonizion­e.

AMMONITI: Esposito (V), Ragusa, Va de Looi, Bisoli, Papetti (B).

NOTE: Al 44’ pt espulso dalla panchina il collaborat­ore tecnico Vitrani (B) per proteste. Angoli 8-4 per il Venezia. Recupero, pt 1’, st 5’.

Il Brescia interrompe al “Penzo” la striscia positiva del Venezia, imbattuto da otto turni. Decide la gara il gol di Ayé, che entra con otto reti in sette gare nell’albo dei record delle rondinelle. Passo indietro sul piano del rendimento per il Venezia, meno lucido nella manovra e poco incisivo in avanti. Passo avanti invece per il Brescia che conferma grinta e cinismo e trova finalmente la tanto cercata continuità.

Gara subito intensa. Il Brescia, veloce nel ripartire, sfrutta l’ampiezza e prova a colpire con cross improvvisi dalle corsie esterne. Più verticale il gioco del Venezia che pressa con grinta e crea scompiglio in particolar­e a sinistra dove Maleh e Johnsen hanno buon feeling. Alla mezz’ora, poco dopo un miracoloso doppio intervento di Joronen su Modolo e Bocalon, il Brescia passa in vantaggio alla prima concreta occasione: Bjarnason ispira, Jagello rifinisce e l’infallibil­e Ayé segna.

In avvio di ripresa il Brescia cerca con insistenza il gol del ko. La rete arriva subito ma Bisoli è in fuorigioco sul tap-in dopo il palo in acrobazia di Bjarnason. L’islandese, sfortunato, pochi minuti dopo centra anche la traversa. Il Venezia, in apnea, alza all’estremo il baricentro ma non punge negli ultimi metri. Zanetti cambia tornando al 4-2-31 ma non trova gli effetti sperati. L’espulsione di Johnsen nel finale facilita il compito alle rondinelle che scalano le marce e controllan­o il ritmo. Nel recupero è decisivo Bjarnason salvando sulla linea l’ultimo assalto di testa di Modolo.

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