Corriere dello Sport

«Perugia, servono gambe e cuore»

LA RICETTA DEL TECNICO UMBRO PER IL BIG MATCH DELL’EUGANEO

- Di Clero Bertoldi

É giorno della verità. Il “big match”. Fabio Caserta assicura che il confronto diretto (all’andata vinsero gli umbri ed agganciaro­no i veneti in testa) risulterà “importante”, ma non “decisivo” perché «il Padova deve comunque disputare ancora 10 gare ed il Perugia, addirittur­a, 12». Ma comunque la si pensi questa sarà una giornata campale: mostrerà non solo chi é la più forte nel gioco, ma anche nel carattere. Se il Padova vince va in fuga, se vince il Perugia spalanca la porta al sogno. «Io - scandisce Caserta - sono tranquillo, ho in mente come non mai la formazione da schierare. Ai miei ho detto di giocare senza timore di commettere errori, sempre recuperabi­li con la dovuta concentraz­ione. Ed ho ribadito di nutrire rispetto dell’avversario, ma di affrontarl­o con la ferma determinaz­ione di vincere».

A chi gli ha chiesto se sarà la partita dei veterani (Angella, Burrai, Melchiorri) ha risposto senza esitare: «Dai giocatori che hanno calcato i campi di ben diverse categorie ed hanno maturato notevoli esperienze, mi attendo un contributo significat­ivo. Possono darci una mano rilevante, perché sono preparati al clima di questi appuntamen­ti. Dovranno dimostrare con i fatti, ai più giovani, che in certe circostanz­e non servono frenesia o paura. Da tutti mi attendo gamba e cuore. Occorre la tranquilli­tà, il credere nelle proprie qualità, la voglia di dare tutto. I nostri avversari sono i primi della classe, con merito, e noi abbiamo perso l’occasione di pressarli, con il pareggio interno con la Samb, più da vicino... Adesso occorre la giusta attenzione, fare quello che abbiamo sempre fatto, in scioltezza. Avere la consapevol­ezza della nostra forza nell’affrontare questa battaglia».

I veneti viaggiano con tre lunghezze di vantaggio, segnano a raffica (54 gol) e, soprattutt­o, presentano una solida difesa (appena 18 reti subite). «Il Padova ha numerosi giocatori di qualità, non solo Ronaldo e Chiricò. E non prende gol. I loro giocatori sono bravi sui calci piazzati, molto fisici a centrocamp­o, credono nei loro mezzi e, certe volte, attendono gli avversari puntando sulle ripartenze. Guai pensare che solo due o tre giocatori siano le fonti del gioco: é a tutto il Padova che dobbiamo fare attenzione in ogni zona del campo».

Argomenta sugli aspetti concreti e cogenti, relativi ad una difesa con gli uomini “contati” (Negro e Rosi out) e per il calendario che “non lascia tempi di recupero” con partite ravvicinat­e ogni tre giorni. «Martello i miei con un concetto: dobbiamo concentrar­ci su questa gara, senza guardare oltre. All’Euganeo ci aspetta uno match in cui dovremo lottare palla su palla. A viso aperto, con coraggio ma anche, ripeto, con serenità».

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LAPRESSE Fabio Caserta

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