Corriere dello Sport

Fontana, il ritorno si colora d’argento

Arianna alle spalle della Schulting «Avrei potuto attaccarla ma ho preferito non correre rischi»

- di Alberto Dolfin

Tra le nevi e i ghiacci del Vecchio Continente splendono i sorrisi delle stelle azzurre degli sport invernali. A Dordrecht, la località in cui nove anni fa aveva messo le mani sulla Coppa del Mondo dei 500 metri, Arianna Fontana è tornata a lasciare il segno, mettendosi al collo l’argento iridato nella distanza prediletta. La saetta bionda valtelline­se tornava a indossare pattini e casco in gara per la prima volta quest’inverno dopo essersi trasferita a Budapest e aver preparato con minuzia l’appuntamen­to mondiale con il marito-allenatore Anthony Lobello. Per farlo e per evitare il rischio di contagi, aveva rinunciato anche agli Europei di gennaio, presentand­osi al via delle fatiche di questo weekend senza altre gare internazio­nali nelle gambe.

500 METRI. La otto volte medagliata ai Giochi però non ha tradito e, dopo essersi piazzata quinta nei 1500, ha sfrecciato nei quattro giri e mezzo per conquistar­e il secondo posto negli amati 500 metri di cui è olimpionic­a in carica per mettersi al collo l’undicesima perla iridata. Entrambe le gare sono state vinte dalla padrona di casa Suzanne Schulting, che ora comanda la graduatori­a overall con 68 punti contro i 26 dell’azzurra, che oggi sogna di confermars­i sul podio della generale sui cui è già salita tre volte: terza nel 2011 e 2012, seconda nel 2016. Come se non bastasse, avrà una chance di medaglia anche in staffetta: «Nella finale dei 1.500 non ero a mio agio, nei 500 ne avevo anche per vinere ma ho preferito non rischiare e proteggere l’argento».

VITTOZZI. Dopo un anno si riaffaccia sul podio di Coppa del Mondo di biathlon anche Lisa Vittozzi. La carabinier­a sappadina è stata perfetta al poligono nella sprint di Nove Mesto e ha centrato il terzo posto. «Questo podio significa tantissimo, perché nonostante sia stata una stagione difficile non ho mai mollato né mi sono data per vinta e ho lavorato sodo. Sono caduta tante volte in basso, ma ho sempre avuto la forza di reagire e di rialzarmi». Oggi può ripetersi nell’inseguimen­to, in cui scatterà 15” dopo Tiril Eckhoff, vincitrice ieri. Un podio che mette nel mirino Dorothea Wierer, dopo averlo mancato ieri per poco più di un secondo con il quinto posto a 16”3 dalla norvegese.

BASSINO. Tra le porte larghe di Jasnà, invece, Marta Bassino vuole conquistar­e la prima coppa di cristallo della sua carriera, per coronare un inverno da incornicia­re. Dopo aver conquistat­o il sorprenden­te oro in parallelo ai Mondiali casalinghi di Cortina, la venticinqu­enne di Borgo San Dalmazzo può chiudere i conti con una gara d’anticipo in gigante, la disciplina che questa stagione l’ha vista dominare in Coppa del Mondo. Farlo sul pendio slovacco avrebbe un sapore speciale perché proprio qui, nel giorno del suo 18° compleanno, conquistò il titolo iridato (sempre in gigante) tra le juniores.

Biathlon: la Vittozzi terza in Coppa del Mondo. «Io non ho mai mollato»

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Arianna Fontana, 30 anni, in azione durante la finale di ieri

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