Corriere dello Sport

Fischnalle­r coppa senza età

- a.d. ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il campione senza età, l’astro nascente e il jet della velocità. A Rogla, Roland Fischnalle­r ha scritto un’altra pagina della sua storia infinita sullo snowboard, conquistan­do per un solo punto la seconda coppa di specialità consecutiv­a nel gigante parallelo: il nono posto di ieri gli ha permesso di scavalcare Igor Sluev per un solo punto (215 a 214) e soffiargli il trofeo.

«Pensare che lunedì scorso, sempre qui a Rogla, avevo perso l’oro mondiale per un solo centesimo. Stavolta la fortuna è stata dalla mia parte e sono felicissim­o - commenta il rider dell’Esercito, al sesto trofeo di cristallo in carriera (1 Coppa del Mondo assoluta, 2 coppette di gigante e 3 di slalom) - In passato, ho perso molte Coppe generali per uno, due o tre punti, quindi credo di meritarmi questa Coppa, grazie alla mia squadra e ai miei sponsor che mi supportano da anni. Tra poco faccio 41 anni, ma continuo ad andare a tutto gas, anche perché sennò non ce la fai visto quanto si è alzato il livello». Un argento e una Coppa di cristallo sono il miglior viatico per inseguire, l’inverno prossimo, l’unica perla che gli manca: la medaglia olimpica. Tra due settimane, invece, l’altro rider azzurro Aaron March proverà a raccoglier­e il testimone nella generale, difendendo i due punti di vantaggio sul russo Dmitry Loginov.

Dalle nevi slovene al ghiaccio olandese di Dordrecht su cui ha sfrecciato Pietro Sighel. Due mesi dopo essersi laureato vicecampio­ne europeo overall in Polonia, ieri il figlio d’arte (suo papà Roberto fu campione in pista lunga) si è messo al collo il bronzo nei 500 metri, la distanza più breve dello short track. L’ultimo pattinator­e italiano a salire sul podio iridato in campo maschile era stato Nicola Rodigari, argento nei 1500 nel 2007 a Milano. «È un Mondiale un po’strano senza le superpoten­ze asiatiche in una stagione priva della Coppa del Mondo, ma questa medaglia è bellissima ed è un buon viatico per me - spiega il ventunenne trentino della Fiamme Gialle- Sono molto felice anche della qualifica centrata con la staffetta perché, dopo l’argento di squadra agli Europei, ora siamo tra le prime quattro nazioni al mondo e abbiamo una bella opportunit­à. In semifinale ho fatto qualche errore, ma per fortuna sono riuscito a rimediare e a superare Hamelin sul traguardo».

Saalbach è stata indigesta, invece, per Dominik Paris. Venerdì, il metallaro della Val d’Ultimo si è visto cancellare la prima discesa a causa del maltempo mentre era al comando della classifica dopo che i primi nove concorrent­i erano giunti al traguardo, mentre ieri 15 centesimi l’hanno visto chiudere quarto e primo dei delusi. Oggi, pur non essendo la sua disciplina prediletta, proverà a sfrecciare in superG per riscattars­i.

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Roland Fischnalle­r, 40 anni, si gode la Coppa del Mondo

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