Amadeus: Non dirigerò il Festival il prossimo anno
Cattelan in pole. E Lauro a Ibra: «Le ragazze vengono da me...»
«Non ci sarà un Amater, il prossimo anno non sarò io a condurre il Festival. Lo avrei detto alla fine...». Deciso come poche altre volte Amadeus. Così dopo Fiorello che l’altro giorno ha candidamente annunciato “il prossimo Sanremo non prima dei 70 anni”, ora anche il direttore artistico delle ultime due edizioni mette in chiaro il futuro. Una decisione presa da tempo e mai in discussione, nel senso che una terza volta non era prevista dall’inizio. E nulla hanno a che vedere i risultati di questo Sanremo 2021 che tutti sapevano sarebbe stato inedito e difficile a stretto contatto con la pandemia. Il direttore di Rai1 Stefano Coletta si dice “orgoglioso” ed è giusto che lo sia perché il Festival in onda vuol dire comunque ripartenza, fiducia nella musica che torna a suonare, occasione di lavoro per tutti quei lavoratori che sono dietro a uno spettacolo imponente come Sanremo. Pensiero condiviso con il presentatore-direttore che più volte ha ribadito le difficoltà di una edizione con la platea vuota, ma sottolineando anche la voglia di andare in onda, e i risultati - al di là degli ascolti televisivi - sulle altre piattaforme danno ragione alla Rai: «Il Festival? È come una finale mondiale», ha chiuso Amadeus.
E per il futuro si fa anche il nome di Alessandro Cattelan che ha salutato XFactor ed è in pole per un programma Rai.
Va in archivio dunque l’edizione numero 70 più uno come l’hanno chiamata, quella di Irama che ha cantato “registrato” per la positività di alcuni suoi collaboratori, quella delle donne - tante e diverse - che si sono prese il palco serata dopo serata, recitando, cantando, raccontando se stesse, quella dei quadri di Achille Lauro che molto hanno fatto parlare, quella di un Festival totalmente all’italiana, senza ospiti stranieri ma con i ricordi delle eccellenze di casa nostra, da Morricone a Dalla.
Senza contare il contributo della squadra degli sportivi, dal calcio femminile al pattinaggio, da Ibra ospite fisso tra fuoriprogramma e gag con Amadeus a Milano-Cortina, atteso grande evento del 2026. E a proposito di Ibrahimovic, ieri in conferenza stampa Achille Lauro non ha lasciato cadere la provocazione dello svedese che lo aveva relegato nel garage della sua casa milanese se il Festival si fosse svolto lì (“Achille Lauro lo mettiamo in garage così se arrivano i ladri si spaventano e non rubano”, aveva detto Zlatan) e gli ha risposto: «A Ibra non conviene invitare le ragazze perché verrebbero da me...». Giù il sipario.