Corriere dello Sport

Amadeus: Non dirigerò il Festival il prossimo anno

Cattelan in pole. E Lauro a Ibra: «Le ragazze vengono da me...»

- di Francesca Fanelli

«Non ci sarà un Amater, il prossimo anno non sarò io a condurre il Festival. Lo avrei detto alla fine...». Deciso come poche altre volte Amadeus. Così dopo Fiorello che l’altro giorno ha candidamen­te annunciato “il prossimo Sanremo non prima dei 70 anni”, ora anche il direttore artistico delle ultime due edizioni mette in chiaro il futuro. Una decisione presa da tempo e mai in discussion­e, nel senso che una terza volta non era prevista dall’inizio. E nulla hanno a che vedere i risultati di questo Sanremo 2021 che tutti sapevano sarebbe stato inedito e difficile a stretto contatto con la pandemia. Il direttore di Rai1 Stefano Coletta si dice “orgoglioso” ed è giusto che lo sia perché il Festival in onda vuol dire comunque ripartenza, fiducia nella musica che torna a suonare, occasione di lavoro per tutti quei lavoratori che sono dietro a uno spettacolo imponente come Sanremo. Pensiero condiviso con il presentato­re-direttore che più volte ha ribadito le difficoltà di una edizione con la platea vuota, ma sottolinea­ndo anche la voglia di andare in onda, e i risultati - al di là degli ascolti televisivi - sulle altre piattaform­e danno ragione alla Rai: «Il Festival? È come una finale mondiale», ha chiuso Amadeus.

E per il futuro si fa anche il nome di Alessandro Cattelan che ha salutato XFactor ed è in pole per un programma Rai.

Va in archivio dunque l’edizione numero 70 più uno come l’hanno chiamata, quella di Irama che ha cantato “registrato” per la positività di alcuni suoi collaborat­ori, quella delle donne - tante e diverse - che si sono prese il palco serata dopo serata, recitando, cantando, raccontand­o se stesse, quella dei quadri di Achille Lauro che molto hanno fatto parlare, quella di un Festival totalmente all’italiana, senza ospiti stranieri ma con i ricordi delle eccellenze di casa nostra, da Morricone a Dalla.

Senza contare il contributo della squadra degli sportivi, dal calcio femminile al pattinaggi­o, da Ibra ospite fisso tra fuoriprogr­amma e gag con Amadeus a Milano-Cortina, atteso grande evento del 2026. E a proposito di Ibrahimovi­c, ieri in conferenza stampa Achille Lauro non ha lasciato cadere la provocazio­ne dello svedese che lo aveva relegato nel garage della sua casa milanese se il Festival si fosse svolto lì (“Achille Lauro lo mettiamo in garage così se arrivano i ladri si spaventano e non rubano”, aveva detto Zlatan) e gli ha risposto: «A Ibra non conviene invitare le ragazze perché verrebbero da me...». Giù il sipario.

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LAPRESSE Amadeus e Achille Lauro, uno degli ospiti fissi del Festival
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