Corriere dello Sport

Milan, ora spunta il fondo WLT «Voglio il club»

Sono out anche Ibrahimovi­c Calhanoglu, Bennacer, Mandzukic e Maldini jr. Convocato Roback

- Vitiello

Un importante uomo d’affari moldavo, Alexandr Jucov, si dice interessat­o all’acquisto. Elliott tace

Emergenza totale in attacco per il Milan. Il quadro clinico dei rossoneri si è complicato ulteriorme­nte dopo l’allenament­o di rifinitura alla vigilia della trasferta di Verona. Stefano Pioli ha perso pure Ante Rebic che ieri ha interrotto le esercitazi­oni a causa di un fastidio per recarsi in clinica ed effettuare esami medici. I controlli hanno evidenziat­o un’infiammazi­one all’anca destra, lo stesso problema che aveva accusato durante la partita contro la Roma. Per il croato si tratta del quarto stop stagionale tra Covid e infortuni fisici, una complicazi­one ulteriore per il Milan che oggi contro l’Hellas in attacco avranno quattro giocatori in meno. Nella lista dei convocati, infatti, non sono rientrati nemmeno Ibrahimovi­c, Calhanoglu, Bennacer e Mandzukic, oltre al giovane Daniel Maldini. Pioli ha dovuto convocare Emil Roback, 17enne svedese della formazione Primavera, ma tutto il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Rafael Leao, chiamato a disputare una gara di grande livello per dare una scossa alla sua stagione e a quella del Milan. Il portoghese non segna da due mesi, l’ultima rete il 9 gennaio contro il Torino, e oggi che tutto il reparto offensivo sarà assente, Pioli si aspetta molto da lui: «Leao deve dare il massimo in ogni singola partita e allenament­o, e lo sta facendo. Dobbiamo leggere meglio le situazioni e lavorare sul nostro rendimento». Tuttavia la situazione infortunat­i si è fatta preoccupan­te: «Siamo molto attenti ai carichi di lavoro, purtroppo i tanti impegni ci hanno messo in difficoltà. E giocare ogni tre giorni fa parte del percorso. È la prima volta che abbiamo questi numeri, stiamo lavorando per diminuirli».

SABBIE MOBILI. Il Milan ha vinto solo una delle ultime sei partite tra campionato e coppe, quella a Roma, ma a Milanello c’è tanta voglia di uscire da questo momento complicato. La carica alla squadra arriva in prima persona da Stefano Pioli: «Cosa dirò ai ragazzi? Che vorrei avere 30 anni in meno per potere scendere in campo con loro. Non so se sarebbero contenti, ma lo spirito deve essere questo. Il risultato finale passa anche da queste situazioni, superarle insieme ci darà ancora più soddisfazi­one», ha confessato l’allenatore milanista. Dopo un inizio di stagione superlativ­o, comincia ad affiorare la preoccupaz­ione di perdere il posto Champions: «È il momento di stringere i denti e cercare di vincere più partite da qui alla fine, i prossimi due mesi e mezzo deciderann­o le sorti di campionato ed Europa League. Noi daremo il massimo fino alla fine: ci sono sette squadre molto forti, noi vogliamo andare in Champions League - ha spiegato l’allenatore rossonero, pronto a battagliar­e oggi contro il Verona -. Se non ci riusciremo saremo delusi, quello che conta è andare avanti con fiducia e positività, poi vedremo cosa riusciremo a fare».

«Leao deve dare il massimo sempre Giocare ogni tre giorni dà problemi»

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LAPRESSE Stefano Pioli, tecnico del Milan in allenament­o dialoga con l’attaccante rossonero Ante Rebic
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