Corriere dello Sport

Osimhen a quota 5 Napoli come il City

Solo gli azzurri e la squadra di Pep nei campionati top Sesto giocatore con almeno 5 reti dopo Insigne (15), Lozano (9) Mertens-Politano (8), Zielinski (6)

- Di Fabio Mandarini

Osi c'è. Sì, è tornato a correre e a tratti anche a volare, e soprattutt­o ha ricomincia­to a segnare con una certa regolarità: per la squadra, per se stesso e anche per il prestigio. Proprio così: in virtù della rete realizzata ieri da Osimhen a Marassi, il Napoli è diventato dopo il Manchester City la seconda squadra dei cinque top campionati d'Europa a portare almeno sei giocatori a quota 5 gol: Insigne (15), Lozano (9), Mertens (8), Politano (8), Zielinski (6) e, appunto, Victor (5). Nessuno come gli azzurri e i Citizens tra Serie A, Premier, Bundesliga, Liga e Ligue 1: compliment­i vivissimi. E niente male è anche un altro dato archiviato alla luce del 2-0 con la Samp: dodicesima partita del campionato con la porta inviolata al pari dell'Inter, la grande candidata allo scudetto. Per la cronaca, a suggello di una giornata piena di numeri importanti, quella di ieri è stata la partita numero 2.500 del Napoli in Serie A: un traguardo raggiunto soltanto da otto squadre nella storia del calcio italiano.

LA FESTA DI OSI. E allora, quando il gol è un affare di tanti: sei per cinque. Cioè, in sei con almeno 5 reti: un risultato che, oltre agli azzurri, in giro per l'Europa che conta può vantare soltanto il City di Guardiola, primo in Premier con 74 punti. Tra l'altro, conti alla mano, i sei alfieri napoletani hanno realizzato complessiv­amente 51 gol, mentre 49 sono quelli del plotoncino di Manchester composto da Gündogan (12); Mahrez (9); Sterling (9); Gabriel Jesus (8); Foden (6); e De Bruyne (5). Piccola soddisfazi­one supplement­are per Insigne e compagni, certo, ma al di là delle statistich­e probabilme­nte la notizia migliore è la conferma di Osimhen, entrato in questa mini graduatori­a grazie alle tre reti realizzate nelle ultime sei partite. Una ogni due: e dopo mesi e mesi trascorsi a combattere problemi di ogni sorta - dall'infortunio alla spalla al trauma cranico, passando per il Covid -, Gattuso non poteva brindare a notizia migliore nel momento clou della maratona Champions. Per la verità ha festeggiat­o anche Osi, a suo modo: sparando a mezzo social una lunga galleria di storie con i post celebrativ­i del suo gol pubblicati dai tifosi o dagli amici. Un po' di festa meritata dopo tanta tristezza e tanta rabbia: alé.

LA DIFESA. A Marassi, dicevamo, il Napoli ha ritrovato anche l'inviolabil­ità della porta: una sensazione smarrita nelle ultime due partite con il Crotone e la Juventus, condite tra l'altro da una notevole serie di errori difensivi, ma assaporata già dodici volte in questa stagione come l'Inter: contro Genoa, Bologna, Juve, Benevento, Milan, Fiorentina, Crotone, Samp e due volte con Parma e Roma. Nelle prossime otto giornate, decisive per la volata Champions, la tenuta difensiva sarà fondamenta­le tanto quanto l'incidenza offensiva sin dalla prossima domenica: quando al Diego Maradona arriverann­o proprio i nerazzurri di Conte, primi in classifica con 69 gol realizzati e 27 subiti e soprattutt­o reduci da undici vittorie consecutiv­e.

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Victor Osimhen, attaccante del Napoli esulta dopo il gol contro la Samp
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