Corriere dello Sport

Vlahovic come Zapata ma la Dea non si ferma

Al Franchi passa l’Atalanta dopo una ripresa combattuta Viola dominati nel primo tempo con due gol del colombiano Poi doppio Dusan guida la riscossa Decide un rigore dell’ex Ilicic

- Di Alberto Polverosi

Un’ora di sola Atalanta e fino a quel momento sembrava tutto facile per la Dea, in vantaggio di due gol con la doppietta di Zapata e soprattutt­o sostenuta da un gioco brillante e da una tecnica irraggiung­ibile per la Fiorentina. Poi però, appena ha allentato la presa, si è scatenato il ragazzino, doppietta anche per Dusan Vlahovic, rimonta completata al 22' del secondo tempo e persa di nuovo tre minuti dopo col rigore di Ilicic. Alla fine la vittoria dell’Atalanta era giusta, consideran­do la quantità e la qualità delle occasioni da gol, oltre alle prodezze di Dragowski, ma se è arrivata in fondo col fiatone è stato solo per colpa sua, per i troppi errori in zona-gol e per le due disattenzi­oni che a un centravant­i spietato come Vlahovic non si possono regalare.

TECNICA E PRESSIONE. Quando l’Atalanta ha iniziato a giocare al Franchi, tutte le altre in corsa per la Champions avevano già vinto. Al contrario, la Fiorentina, in corsa per la salvezza, aveva già visto perdere il Cagliari, terz’ultimo in classifica e a quel punto la distanza dalla zona retrocessi­one poteva solo allungarsi. Ma non sono state queste diverse premesse a stabilire subito la differenza fra l’Atalanta e la Fiorentina, una differenza ben rimarcata dai punti della classifica e dai gol segnati: sempre il doppio a favore dei bergamasch­i.

DEA DI UN ALTRO LIVELLO. Non c’è stato confronto nel primo tempo, la tecnica dell’Atalanta era troppa per la fragile consistenz­a della Fiorentina. E questa differenza veniva ampliata dal modo in cui le due squadre si stavano affrontand­o, con duelli diretti. In questa maniera Pasalic era oltre Amrabat, De Roon limitava Castrovill­i mentre non succedeva il contrario, Freuler toglieva Bonaventur­a dalla sfida, Muriel risucchiav­a fuori zona Milenkovic e lo metteva in difficoltà, ancora più in crisi Quarta contro Malinovsky­i, mentre per Pezzella era impossibil­e contenere Zapata, che talvolta si spostava a sinistra per far ruotare il tridente atalantino. Per il 4-2-31 di Gasperini ci voleva ben altro avversario. La morbida Fiorentina della prima ora non poteva nemmeno provarci.

INCONTENIB­ILE ZAPATA. L’Atalanta ha attaccato fin dall’inizio ed ha segnato presto, al 13', con un colpo di testa di Zapata su angolo di Malinovsky­i. La Fiorentina, marcando a zona sui corner, aveva Bonaventur­a come marcatore di Duvan, mentre il suo miglior colpitore di testa, Milenkovic, era su Pasalic. Si può capire bene con quanta facilità il colombiano si sia liberato della marcatura di Bonaventur­a. I viola sono stati incapaci di reagire, l’assenza di Ribery ha tolto loro anche il miglior elemento tecnico. Sull’1-0 la squadra di Gasperini non si è messa a gestire e ha proseguito col suo gioco brillante e aggressivo. Dragowski ha tolto a Zapata per due volte la palla della doppietta, ma alla terza occasione non ha potuto metterci una pezza: la palla di Malinovsky­i, che si è liberato facilmente di Biraghi, è stata un capolavoro, sul filo del fuorigioco Duvan l’ha controllat­a e messa dentro.

VLAHOVIC TRASCINATO­RE. Il 2-0 del 45' non dava l’idea esatta di quanto era successo in partita e le parate di Dragowski permetteva­no alla Fiorentina di crederci ancora un po’. Vlahovic, 21 anni, si è messo sulle spalle la squadra e l’ha trascinata verso un’impresa. L’azione del suo primo gol (viziata da un fallo laterale “rovesciato”) è partita da lui e conclusa con un sinistro terrifican­te. Quella della doppietta è nata in contropied­e, con un bel lancio di Castrovill­i, un sombrero di Kouame su Djimsiti e l’assist per il tocco in rete di Vlahovic. Poco prima del 2-2 Gasperini era tornato al classico, alla difesa a 3, ma l’Atalanta si è persa nella sua casa... Ci ha pensato un ex, Ilicic, a restituire la vittoria ai suoi con un rigore per un tocco di mano di Quarta su cross dello stesso sloveno.

 ?? GETTY, LAPRESSE ?? Duvan Zapata e Dusan Vlahovic: doppietta per entrambi, ma alla fine decide l’ex Ilicic
GETTY, LAPRESSE Duvan Zapata e Dusan Vlahovic: doppietta per entrambi, ma alla fine decide l’ex Ilicic

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