Corriere dello Sport

Il Venezia sale forte: il Cosenza dura poco

- Di Sebastiano Scemma

Il Venezia supera la prova di maturità rifilando un ineccepibi­le 3 a 0 al Cosenza. Risultato che vale il sorpasso al Monza e il quarto posto in classifica. Rimane difficile invece la situazione dei calabresi, da lodare per l’atteggiame­nto ma incapaci di concretizz­are le buone intenzioni. Contro una squadra come il Venezia la differenza l’ha fatta soprattutt­o il netto gap qualitativ­o.

TANTO VENEZIA. E’ il Venezia a prende subito l’iniziativa. Il passo è il solito: giro palla veloce e improvvise verticaliz­zazioni, senza forzare il ritmo. Subito evidente l’animo combattivo del Cosenza che pressa con intensità lasciando agli avversari poco tempo per ragionare. In fase di impostazio­ne i calabresi cercano con frequenza il lancio in profondità per Gliozzi e Carretta ma in copertura i lagunari sono ordinati e puntuali. E’ del Venezia la prima occasione: cross di Ricci da sinistra, colpo di testa di Fiordilino che centra però il palo. Grintoso ma poco preciso in fase di trasmissio­ne, il Cosenza non riesce a creare concrete occasioni da rete. Alla mezz’ora il Venezia cambia marcia e poco prima del riposo trova il gol del vantaggio con il colpo di testa di Ceccaroni – il secondo consecutiv­o - sugli sviluppi di un corner.

UN ALTRO COSENZA. Più deciso in avvio di ripresa il Cosenza che nei primi minuti costringe Maenpaa al miracolo su colpo di testa di Ingrosso. Il Venezia non cambia tuttavia passo, cerca con insistenza il colpo del kappaò e lo trova al 12’ con una botta dalla distanza di Crnigoj. Occhiuzzi pone l’accento in avanti e cerca una svolta tramite i cambi: la squadra non perde convinzion­e ma sul piano del gioco non riesce a incidere. Incide ancora, invece, il Venezia che continua ad accelerare. E’ il nuovo entrato Esposito a chiudere la gara con un gol da applausi su punizione.

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Pietro Ceccaroni, 25 anni (Venezia)
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