Todt: Speranza vaccini per tornare alle gare dal vivo, alla normalità
L’EX F.1 NEL 2011 EBBE L’INTUIZIONE DI UN CAMPIONATO ELETTRICO Ci crede anche Sticchi Damiani in vista del GP di settembre «Via alla prevendita per Monza»
L’ultima safety
L’incidente di Renè Rust (34 anni) che ha portato la safety car in pista a pochi minuti dalla fine
Anche per via dell'ultima polemica legata a Matteo Renzi ospite al GP del Bahrein, Jean Todt ultimamente pesa pure le virgole. Non che lesini sorrisi, intendiamoci. È addirittura più flessibile del suo entourage quando vuole rilasciare dichiarazioni pubbliche sulla pit lane dell'EPrix di Roma. «Pas de questions», dicono le persone con cui si accompagna. «No, no, no. Questo invece è importante», fa lui di rimando. E diventa un fiume di pensieri.
ITALIANI. Settantacinque anni compiuti lo scorso 25 febbraio, è presidente della Fia dal 2009. "Leggenda" vuole che l'idea di un campionato totalmente elettrico, a zero emissioni, venne proprio a lui, nel 2011, nel corso di una cena a Parigi. In quella cena anche Alejandro Agag, poi fondatore e presidente di Formula E Holdings. Oggi, a distanza di sette anni dal varo ufficiale della manifestazione, Todt si gode quei risultati. Pandemia o no.
«L'Italia continua a rispondere magnificamente agli eventi motorsport - dice l'ex uomo Ferrari - In Formula 1 brillano Monza e Imola, ma anche il Mugello. Per non parlare poi dei rally: quello di Sardegna, mentre anche Milano si sta muovendo. Tutti eventi che descrivono bene la passione degli italiani per gli sport motoristici e la loro lunga tradizione in questi campi».
PUBBLICO. Fin qui tutto bene. C'è però da far tornare gli spettatori. Speriamo presto. «Non ci resta che sperare nella vaccinazione della maggior parte delle persone e quindi vedere la gente alle gare, tornare alla normalità».
A stretto giro, su questo argomento arriva poi il contributo del presidente dell'Aci e vicepresidente della Fia, Angelo Sticchi Damiani, che all'agenzia Dire annuncia: «Inizieremo la prevendita per il Gran Premio di Monza a settembre, con la speranza di avere il pubblico. L'anno scorso abbiamo rimborsato il costo dei tagliandi e abbiamo dimostrato di essere credibili come organizzatori. Se dovesse succedere qualcosa (speriamo di no), siamo pronti a ripetere la stessa operazione. Ma c'è grande speranza».
ITALIANI IN FORMULA E. A proposito della questione su cui torniamo spesso su queste pagine, quella dei marchi italiani in Formula E, Todt muove le dita in aria per ricordare: «L'Italia ha un costruttore in Formula 1, anzi due. La speranza è che arrivi anche in Formula E. Ed è vero che ci stiamo lavorando», taglia poi corto confermando quanto affermato da Agag nei giorni scorsi. Altri segnali per il futuro? Tutto sotto il segno della sostenibilità, come i biocarburanti in Formula 1. Todt promette e lancia una data: «Ci lavoriamo, 2025». Promessa o data scolpita nella pietra?