Corriere dello Sport

Ibañez è insuperabi­le Barrow non si ferma mai

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Eccellente nelle uscite basse, pessimo in quelle alte. Su una di queste inventa la paratona contro Soriano.

Male all’inizio, in forte rialzo nella ripresa. Per lui 100 presenze in Serie A nel giorno in cui indossa la fascia di capitano.

Da centrale puro, il ruolo preferito, scaccia dall’inferno un pallone nei primi minuti. Non sarà l’unico salvataggi­o: guadagna 14 palloni utili. In più, manda in gol Borja Mayoral con un lancio improvviso. Sabatini in tribuna si rammarica: lo aveva quasi preso per il Bologna.

Rilanciato dopo un mese e mezzo, è inevitabil­mente spaesato. Tanto più sul centrosini­stra. Ma con il passare dei minuti si assesta e nel finale diventa molto prezioso.

All’esordio da titolare in Serie A, non sembra ancora pronto per la Roma. Ma fa una diagonale difensiva importante.

Primo tempo non semplice contro il pressing del Bologna. Cresce nella ripresa.

Sembra in migliorame­nto. Una buona notizia in vista dell’Ajax

Ha una partenza così così, come buona parte della squadra. Poi però, anche fuori ruo

Elettrico. Il problema è che spesso la spina si stacca sul più bello, cioè in area di rigore.

Entra, carica, discute. E becca l’ammonizion­e che gli serviva per ottenere la squalifica.

Esce quando sembra svegliarsi, per riposare in vista dell’Ajax. Alterna giocate interessan­ti a errori banali.

Rientra dopo un mese per fare benzina.

Ha la capacità di azzeccare i

tempi di gioco, dote dei grandi attaccanti. Sul gol, il quattordic­esimo stagionale e il settimo e in Serie A, è scaltro a liberarsi di Danilo e a saltare Skorupski con un tocco elegante prima di puntare verso la porta vuota.

Bentornato al calcio. In pochi minuti targa un quasi assist.

Resta sul treno delle grandi gestendo bene gli uomini. Poco importa stavolta la qualità della vittoria.

Si attiva al minuto 74 per respingere un destro violento di Bruno Peres. Prima e dopo, guarda.

Non soffre, non propone. Esce per infortunio.

Entra benino nei meccanismi difensivi.

Domenica infausta. Sbaglia un gol sullo 0-0, lascia un campo di fiori a Borja Mayoral sul gol.

Il migliore del Bologna. Dalle sue parti è quasi impossibil­e rimediare il grano.

Intraprend­ente e agile nella prima parte. A seguire si perde un po’.

Non concede respiro a Villar.

Esce per l’assalto finale.

Di testa è un martello. Va subito vicino alla meta su un’uscita sballata di Mirante. Cala alla distanza.

Un solo spunto in 25 minuti.

Apprezzabi­le nei ripiegamen­ti ma non è mai pericoloso.

Non eroga il talento di cui avrebbe bisogno Mihajlovic nei minuti finali.

Stavolta non individua le linee di passaggio decantate da Sabatini. Chiude da medi

Molto mobile, non altrettant­o concreto. Crea comunque le occasioni più nitide del primo tempo.

Si nota solo per un calcio di punizione calciato in curva proprio davanti a Mihajlovic.

Raggiunge la partita numero 350 in Serie A senza gloria. Si vede poco e male.

Aggredisce la Roma uomo contro uomo, in stile Gasperini. Il sistema regge nel primo tempo, in cui il Bologna avrebbe meritato di più. Si arrabbia molto dopo il gol. E anche dopo.

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Danilo
IL PEGGIORE Danilo
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Ibañez
IL MIGLIORE Ibañez

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