Social contro Ronaldo La Juve ora fa i conti
Tifosi inferociti per il lancio della maglietta E il contratto è legato ad ambizioni, costi e crisi
Ronaldo, dentro o fuori? Mancano nove partite alla fine di questa stagione complicata e finora avara di soddisfazioni e solo a quel punto si capiranno le intenzioni del fenomeno. Il suo futuro è ancora un rebus: resterà ancora alla Juve, onorando anche l’ultimo anno di contratto, o sarà addio anticipato? La risposta ancora non c’è e intanto i tifosi inondano i social di commenti, tra devoti di CR7 e discepoli scontenti, che ritengono giunto il momento di separarsi. A dare fiato al alle polemiche è stato l’episodio della maglia lanciata verso un raccattapalle, con un gesto apparso inizialmente sgarbato, al culmine di una domenica negativa sul campo, chiusa senza gol e con chiaro nervosismo. L’episodio, in realtà, è un “non caso”, perchè immagini e testimoni diretti hanno chiarito che la casacca era destinata ad uno dei ragazzini addetti al bordo campo che gliel’aveva chiesta, ma è stato sufficiente per rinfocolare il dibattito su ciò che sarà di Cris. Il popolo bianconero è rimasto evidentemente scottato dalla piega presa dalla stagione, con lo scudetto svanito e il fallimento con il Porto, e una parte di esso ha identificato, anche ingenerosamente, nel portoghese uno dei responsabili dell’accaduto, specie della debacle europea, e continua a puntare il dito. In molti gli rimproverano di pensare più a sè stesso e agli obiettivi personali (l’ultimo, in ordine di tempo, la classifica cannonieri) che agli interessi e ai successi della squadra. Ronaldo, intanto, è riapparso sorridente proprio su social nel lunedì di riposo, dopo la palese irritazione di domenica. CR7 si è mostrato felicemente abbracciato alla compagna Georgina dopo l’allenamento nella palestra di casa. Energia pura per archiviare la rabbia per i gol falliti, l’insoddisfazione per l’atteggiamento della squadra nonostante la superiorità numerica, i rimbrotti ai compagni, la stizza mostrata lasciando il campo e l’incertezza sul futuro. Con una sfida in più, riconquistare alla sua maniera, cioè a suon di gol, i tifosi che storcono il naso.
DECISIONE. Dentro o fuori, insomma, in campo e per il futuro. Sarà Cristiano a decidere se restare o andare via quando lo scenario sarà più nitido. Quando, ad esempio, si saprà se i bianconeri saranno riusciti ad entrare tra le prime quattro. Ecco la prima condizione imprescindibile: immaginare CR7 ancora juventino, con la squadra di Pirlo fuori dall’Europa che conta, diventa davvero complicato. I risultati, innanzitutto, e in questo ambito si comprende anche l’esito della finale di Coppa Italia. Ma la Champions è il discrimine vero, non soltanto sportivo ma economico. I conti del club sono già abbondantemente appesantiti dalla pandemia e dover rinunciare agli introiti del principale torneo continentale aggraverebbe il quadro. Imponendo ragionamenti alla società sulla sostenibilità di Ronaldo, che pesa per circa 86 milioni all’anno sul bilancio; ragionamenti che esistono a prescindere dal Covid. I risultati, sommati alla situazione economica, determineranno la potenza di fuoco che il club avrà sul mercato. Non è un mistero che la Juve punti a realizzare entro il 30 giugno un centinaio di milioni di plusvalenze. Ma poi c’è la necessità di rinforzare la rosa e, al momento, i margini di manovra per gli investimenti appaiono limitati. Ed è facilmente immaginabile che un ridimensionamento tecnico non si sposerebbe con le ambizioni di Cris, che potrebbe chiedere garanzie. Ronaldo ha ancora un anno di contratto a 31 milioni netti ma proprio la situazione mondiale complica un eventuale addio. Non è semplice, infatti, trovare un acquirente che garantisca un simile stipendio e non è detto che davvero il domino del mercato possa rendere realizzabili le ipotesi Real e Psg, che ciclicamente si ripresentano. Ronaldo, dentro o fuori?