Corriere dello Sport

La soglia minima per il quarto posto è salita in tre anni da 66 a 73 punti

LE ULTIME DIECI STAGIONI E LA ZONA CHAMPIONS ALLARGATA

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si delle concorrent­i attratte dalla possibilit­à di accrescere il fatturato. Se ci sono maggiori possibilit­à di guadagno, ci provo e lotto sino alla fine. Nessuno molla in anticipo, come succedeva sino a qualche anno fa, consideran­do poco remunerati­va l’Europa League. Lo studio sugli ultimi dieci campionati di Serie A, guardando le prime cinque in classifica, aiuta a comprender­e l’evoluzione del calcio italiano. Le milanesi sono tornate al vertice. Fiorentina e Udinese faticano a riproporsi a certi livelli. Si intuisce anche il range probabile. Se Pioli ha fissato quota 75 per il quarto posto, non è sbagliato pensare che quest’anno possano servirne di più: 78, forse 80.

DATO IN CRESCITA. Le tabelle sono materia per l’oroscopo. Le medie si possono calcolare. Lo storico parte dalla scorsa stagione, condiziona­ta dal lockdown: Atalanta e Lazio, dopo il mini torneo estivo, chiusero la zona Champions con 78 punti. La Roma, quinta, ne totalizzò 70. Nella stagione precedente Gasperini e l’Inter finirono alla pari a quota 69, un punto in più del Milan. Al 2017/18 risale il drammatico spareggio per il quarto posto tra Inzaghi e Spalletti all’Olimpico: l’Inter, vincendo 3-2, piazzò il sorpasso per effetto dei confronti diretti con arrivo ex aequo a 72 punti. La stagione in corso rivela come la soglia si stia alzando, potrebbe essere vicina o anche superiore alla scorsa estate.

ALTRA EPOCA. La Serie A era in precedenza meno competitiv­a e non lo dimostra solo il dominio della Juve, campione d’Italia per nove anni di fila, spesso con distacco abissale. Il primo scudetto di Conte risale al 2011/12, duello risolto in volata con il Milan di Allegri, Udinese ai preliminar­i Champions

con 64 punti battendo la Lazio nel confronto diretto decisivo per assegnare terzo e quarto posto. Dieci anni fa, dunque parliamo del 2010/11 e dell’ultimo scudetto del Milan, entravano in Champions le prime tre e la quarta andava ai preliminar­i. Il Napoli di Mazzari e Cavani si piazzò sul podio dietro all’Inter post triplete (esonerato Benitez, subentrato Leonardo). La Lazio di Reja (perso Klose, infortunat­o) chiuse quinta alle spalle dell’Udinese con 66 punti, parità nei confronti diretti e una differenza reti totale peggiore in campionato. Era un altro calcio italiano. Più povero, meno concorrenz­iale.

A partire dal 2017/18 più competitiv­ità e interesse sino alle ultime giornate

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