Corriere dello Sport

Sergej a tutto campo è l’asso della Lazio

È il centrocamp­ista della Serie A che ha prodotto più punti: 11. Con sette gol e otto assist è quarto in Europa, ma i primi tre giocano sulla trequarti

- Di Daniele Rindone

Spregiudic­ato: «Ora altre vittorie, non ne bastano quattro di fila». Smisurato: i 7 gol in campionato sono valsi 11 punti, nessun centrocamp­ista ne ha prodotti tanti in serie A. Incaricato: è Sergione Milinkovic il Filo di Arianna che può ricondurre Inzaghi in Champions. Solo Immobile, nella Lazio, ha regalato più punti di lui (14 contro 11). E nella classifica dei giocatori più produttivi per la classifica, il Sergente è in compagnia di Muriel (11 punti regalati all’Atalanta), Insigne (12 al Napoli), CR7 (13 alla Juve), Ibra (15 al Milan) e Lukaku (16 all’Inter). Sei gol su sette sono stati pesanti, quelli rifilati all’Inter (all’andata), al Torino, allo Spezia, al Sassuolo, al Crotone e al Verona. L’ultimo hurrah è arrivato dopo aver annientato la resistenza finale della squadra di Juric. Milinkovic ha sfondato quella trincea di cemento e ha conquistat­o la vittoria che ha tenuto la Lazio in corsa Champions.

L’ASSO FINALE. Ciro è a digiuno da 8 partite di campionato, non era mai accaduto. Correa è fermo a 3 gol, Muriqi a 1. Caicedo è l’unico che sta garantendo gol (8) e punti pesanti (9), il golazo annullato a Verona grida vendetta. Inzaghi ringrazia Milinkovic e Luis Alberto (8 reti in A), i centrocamp­isti col vizietto. Ma Sergej è Sergej, è diventato un uomo dalle mille risorse. Mediano, mezzala, centravant­i d’occorrenza. Gioca da tiranno in qualsiasi parte del campo, a seconda dei momenti, delle necessità. Fa quello che gli raccomanda­no di fare e quello che non ti aspetti. Gioca dentro le mischie, piomba in area di rigore. I numeri della sua stagione rispecchia­no il rendimento in campo. Ai 7 gol vanno aggiunti gli 8 assist serviti ai compagni, 15 colpi totali (record personale eguagliato, risaliva alla stagione 201718). In Europa è quarto dietro Bruno Fernandes del Manchester United (16 gol e 11 assist), Marcos Llorente dell’Atletico Madrid (9 gol e 8 assist) e Mkhitaryan della Roma (9 gol e 8 assist). Ma tutti loro giocano da trequartis­ti. Uomo-squadra, uomo-gol, uomo-Champions. E’ l’evoluzione di Sergej, in crescita esponenzia­le a 26 anni. Dà coperture e a volte geometrie, dà slancio agli attaccanti, scambiando ganci e montanti spaventa i centrocamp­isti avversari. E quando si presenta in area è capace di assalti vibranti. Milinkovic,

non più narciso, è diventato padrone del campo. Una stagione così completa, la sesta in biancocele­ste, non l’aveva mai vissuta. E’ sempre stato continuo, promette di chiudere in crescendo.

L’ATTACCAMEN­TO. Leader, tifoso. C’è un senso umano dietro le sue prodezze. Per anni è stato in ballo per giocare nei top club, anche nel Real Madrid, club che ammira e sogna da sempre. Non ha mai smesso di voler bene alla Lazio, di lottare per lei. E questo sentimento è cresciuto. «Se giocherò la Champions l’anno prossimo? La giocherò, spero con la Lazio», ha detto il Sergente. Se rimarrà a Roma lo farà con soddisfazi­one, così come è sempre accaduto. E’ sotto contratto fino al 2024, nelle scorse settimane sono rimbalzate nuove voci dalla Spagna, preannunci­ano un’offerta del

Real Madrid da 70 milioni. In Italia si riparla di Juve e Inter. Era stato etichettat­o mister 100 milioni per la valutazion­e data da Lotito, un prezzo che nessuno riesce più a coprire. Con Inzaghi e il presidente ha un legame forte, idem con i laziali. Sarà un’estate piena di incognite, solo la Champions può limitarle. Nei primi anni, Sergej, sembrava un pezzo di ghiaccio, non lo è. Di Milinkovic piacciono le specialità calcistich­e e i tifosi laziali hanno scoperto il suo attaccamen­to alla maglia. Non è un campione plastifica­to, è diventato uno dei più presenti sui social, uno dei più espressivi e simpatici. Su Instagram, dopo Verona, s’è divertito a pungere un po’ tutti. «Quando gli avversari al fantacalci­o credono di averti battuto, ma tu hai il Sergente che nel recupero fa la sorpresa», una delle frasi con più “like”. Vale anche per gli avversari Champions.

Per il Sergente una stagione da incornicia­re I biancocele­sti gli chiedono un finale scoppietta­nte per centrare la conferma in Champions Ha promesso altri colpi

Mediano, mezzala e anche centravant­i Leader e tifoso, ora non pensa al futuro

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GETTY Sergej Milinkovic, 26 anni, alla Lazio dal 2015, 241 presenze e 46 gol. Il suo contratto scade nel 2024
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