Corriere dello Sport

Pochettino serve per la vendetta «Loro campioni»

«Restano favoriti, ma noi abbiamo tutto per centrare la semifinale»

- Di Davide Palliggian­o

La rimonta è dietro l’angolo, non c’è da fidarsi. Lo sa bene Pochettino, lo sa tutto il PSG, che nella sua storia ne ha subite di clamorose. La vendetta è stata servita a metà, ora mancano gli altri 90 minuti ai parigini per completare l’opera e far fuori la squadra che li aveva sconfitti nell’ultima finale di Champions. Serve un’altra serata magica, come quella di Monaco. Servono altri colpi di classe di Mbappé e Neymar, c’è bisogno di una gara perfetta per eliminare la corazzata di Flick, che ha scricchiol­ato all’Allianz Arena, ma che tutto sommato ha dominato la partita per 90’ mettendo in grandi difficoltà il Paris Saint-Germain.

ASSENZA PESANTE. Pochettino, rispetto all’andata, ha perso il suo capitano, Marquinhos: il difensore brasiliano non è riuscito a recuperare dall’infortunio all’adduttore che l’aveva costretto ad alzare bandiera bianca dopo aver segnato il gol del momentaneo 2-0 per i francesi. Un’assenza pesante, visto che dopo la sua uscita il PSG ha cominciato fortemente a ballare in difesa. « È il leader del reparto - ha sottolinea­to Pochettino il capitano della squadra, ma ci sono grandi giocatori pronti a sostituirl­o». Il suo posto sarà preso con molte probabilit­à da Danilo Pereira, centrocamp­ista adattato che ha già dimostrato tutti i suoi limiti quando impiegato nella linea difensiva.

«NIENTE CALCOLI». Oltre a Marquinhos, nel PSG mancherà ancora Icardi, mentre rientrano tra i convocati Verratti e Florenzi, assenti 6 giorni fa in Germania dopo aver contratto il Covid nel ritiro della nazionale italiana. I due azzurri stanno bene, il tampone fatto domenica è risultato negativo e ieri si sono allenati con il gruppo al Camp des Loges, ma Poha fatto intendere che sarà improbabil­e vederli in campo dal 1’. «Per Marco è molto difficile - ha spiegato - per Alessandro c’è qualche possibilit­à in più». Ciò che non muterà, invece, è la mentalità con cui affrontare i campioni d’Europa: «Il Bayern non cambierà la sua filosofia e non lo faremo nemmeno noi - ha continuato - Il calcio è un gioco e vedremo chi riuscirà a imporre le proprie idee. Abbiamo un grande rispetto dell’avversario, che resta favorito per il passaggio del turno ed è tutt'ora la migliore squadra al mondo, nonostante il risultato dell’andata. Noi, però, aspiriamo a vincere di nuovo senza fare calcoli: per il nostro club raggiunger­e ancora una volta la semifinale sarebbe un traguardo importante». Oltre che una piccola, grande vendetta da non sottovalut­are.

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