Pochettino serve per la vendetta «Loro campioni»
«Restano favoriti, ma noi abbiamo tutto per centrare la semifinale»
La rimonta è dietro l’angolo, non c’è da fidarsi. Lo sa bene Pochettino, lo sa tutto il PSG, che nella sua storia ne ha subite di clamorose. La vendetta è stata servita a metà, ora mancano gli altri 90 minuti ai parigini per completare l’opera e far fuori la squadra che li aveva sconfitti nell’ultima finale di Champions. Serve un’altra serata magica, come quella di Monaco. Servono altri colpi di classe di Mbappé e Neymar, c’è bisogno di una gara perfetta per eliminare la corazzata di Flick, che ha scricchiolato all’Allianz Arena, ma che tutto sommato ha dominato la partita per 90’ mettendo in grandi difficoltà il Paris Saint-Germain.
ASSENZA PESANTE. Pochettino, rispetto all’andata, ha perso il suo capitano, Marquinhos: il difensore brasiliano non è riuscito a recuperare dall’infortunio all’adduttore che l’aveva costretto ad alzare bandiera bianca dopo aver segnato il gol del momentaneo 2-0 per i francesi. Un’assenza pesante, visto che dopo la sua uscita il PSG ha cominciato fortemente a ballare in difesa. « È il leader del reparto - ha sottolineato Pochettino il capitano della squadra, ma ci sono grandi giocatori pronti a sostituirlo». Il suo posto sarà preso con molte probabilità da Danilo Pereira, centrocampista adattato che ha già dimostrato tutti i suoi limiti quando impiegato nella linea difensiva.
«NIENTE CALCOLI». Oltre a Marquinhos, nel PSG mancherà ancora Icardi, mentre rientrano tra i convocati Verratti e Florenzi, assenti 6 giorni fa in Germania dopo aver contratto il Covid nel ritiro della nazionale italiana. I due azzurri stanno bene, il tampone fatto domenica è risultato negativo e ieri si sono allenati con il gruppo al Camp des Loges, ma Poha fatto intendere che sarà improbabile vederli in campo dal 1’. «Per Marco è molto difficile - ha spiegato - per Alessandro c’è qualche possibilità in più». Ciò che non muterà, invece, è la mentalità con cui affrontare i campioni d’Europa: «Il Bayern non cambierà la sua filosofia e non lo faremo nemmeno noi - ha continuato - Il calcio è un gioco e vedremo chi riuscirà a imporre le proprie idee. Abbiamo un grande rispetto dell’avversario, che resta favorito per il passaggio del turno ed è tutt'ora la migliore squadra al mondo, nonostante il risultato dell’andata. Noi, però, aspiriamo a vincere di nuovo senza fare calcoli: per il nostro club raggiungere ancora una volta la semifinale sarebbe un traguardo importante». Oltre che una piccola, grande vendetta da non sottovalutare.