«Alla Carrarese chiedo sacrificio professionalità e spensieratezza»
Di Natale: Affrontiamo la crisi con la serietà dovuta e con determinazione. Il modulo? Contano i giocatori
Da Silvio Baldini ad Antonio Di Natale. La Carrarese passa di mano e da ieri è iniziata una nuova era. Sabato sono state accettate le dimissioni di Baldini, arrivate dopo la pesante sconfitta (0-3) in casa dell’Albinoleffe. Poco dopo le attenzioni del club apuano si sono concentrate su uno dei più prolifici attaccanti della storia del calcio italiano.
ARRIVA TOTÒ. L'Udinese la sua ultima squadra da bomber, lo Spezia quella che lo ha preparato come allenatore, prima da collaboratore e poi al timone dell'Under 17. Ieri è iniziata la sua carriera da allenatore professionista, con un compito delicato da raggiungere:i ridare smalto a una squadra caduta in depressione sotto il punto di vista dei risultati con cinque sconfitte consecutive e una classifica complicata. Per Totò il traguardo è quello di conquistare il maggior numero di punti dei nove messi disponibili nelle tre giornate che mancano per chiudere la stagione regolare. Poi si faranno i conti e si capirà quale sarà il destino dei giallazzurri: playoff, playout o salvezza diretta? Le opzioni sono queste, non si scappa. Intanto Di Natale si è legato al club fino al prossimo 30 giugno.
OCCASIONE. Ieri il nuovo tecnico degli apuani si è presentato in sede tirato a lucido, in grande forma fisica e con tanta voglia di iniziare la nuova avventura. «Sono onorato di avere questa grande opportunità e di poter lavorare per una società importante». Poi, senza tanti giri di parole, è passato alla classifica. «La Carrarese deve uscire da questa pessima situazione di risultati che l'hanno trascinata dove nessuno mai avrebbe pensato alla vigilia del campionato. Ci sono ancora tre gare che dobbiamo affrontare non soltanto da punto di vista fisico e tecnico ma soprattutto da quello mentale, con la voglia di essere squadra». E la tattica? «Non ho ricette magiche e credo che il talento dei calciatori occupi il primo posto. A tutti chiedo massima attenzione e disponibilità anche perché non possiamo scherzare con il fuoco. Con me ci sarà Marco Ceccomori che sarà il mio secondo».
IL 4-3-3. Napoletano, 44 anni, nel 1996 arriva alle giovanili dell’Empoli dove inizia la carriera da calciatore. Tre brevi parentesi in un biennio (Iperzola, Varese e Viareggio) quindi cinque stagioni a Empoli e soprattutto 12 all’Udinese per un totale di 686 presenze e 300 gol tra i professionisti tra campionato e coppe. E’ stato capocannoniere della Serie A due volte: 2009/10 (29 gol) e 2010/11 (28 gol). 42 partite e 11 gol in Nazionale. Vice campione d’Europa nel 2012.
Di Natale dall’alto della sua esperienza proverà ad entrare in fretta nella mente degli appanni.«Io ho fatto a lungo la loro professione, affrontando momenti negativi e positivi. Bisogna resettare e ripartire, senza spaventarci per il momento-no perché ci sono le risorse per uscirne». Idee chiare per tornare a galla. «Voglio vedere sacrificio e massima professionalità ma pure un po' di sana spensieratezza che dovrà accompagnarci nell'allenamento e nella preparazione delle partite. Partiremo dalla difesa a quattro e sviluppare una mediana a tre con altrettanti attaccanti. Ai ragazzi chiederò soprattutto velocità di pensiero nelle giocate e serenità nella gestione della palla, con l'obiettivo di far stancare l'avversario di turno>. Tanti i tecnici importanti che hanno allenato Di Natale. Da Spalletti a Guidolin, da Prandelli allo stesso Silvio Baldini. «Persone che sono state importanti per crescere sotto tutti i punti di vista».